Imola, cassonetti troppo pieni di rifiuti. "Criticità da risolvere"

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«Anche noi come Comune abbiamo riscontrato in questi giorni la problematica legata ai cassonetti dei rifiuti troppo pieni. Abbiamo così interloquito con Hera, in qualità di rappresentante dell’Rti che si aggiudicata la gara, perché è fondamentale che la situazione venga risolta al più presto». Con queste parole l’assessore all’Ambiente, Elisa Spada, ha voluto rispondere al consigliere della Lega Daniele Marchetti, il quale attraverso una nota aveva tuonato contro l’amministrazione comunale, affermando che «anziché pensare sempre e soltanto al business dei rifiuti tanto caro a Hera, farebbe meglio a concentrarsi maggiormente sul miglioramento del sistema di raccolta, visto il degrado che spesso ci viene segnalato. Riceviamo infatti immagini e segnalazioni di situazioni poco decorose, con cumuli di rifiuti fuori dai cassonetti e pulizia dei contenitori a dir poco discutibile».

Segnalazioni in viale Zappi

In particolare secondo Marchetti, a seguito anche di un sopralluogo effettuato in viale Zappi su richiesta di alcuni residenti della zona, ci sono alcuni aspetti legati al servizio in sé da chiarire «fermo restando che anche la maleducazione di alcuni individui non contribuisce certamente ad un miglioramento della situazione – precisa –. Notiamo infatti che ultimamente, in alcune zone della città, i cassonetti si presentano spesso stipati di rifiuti, fattore che dovrebbe far porre alcuni interrogativi alla Giunta: o la frequenza di svuotamento è troppo bassa oppure il numero dei contenitori posizionati non è più adeguato».

La risposta di Spada

Detto fatto, non si è fatta attendere la spiegazione dell’assessora Spada. «In sostanza si sono accavallate due criticità – spiega –. La prima tra la metà e la fine di giugno legata ai mezzi deputati allo svuotamento che sono dovuti intervenire anche nelle zone alluvionate, rallentando così la programmazione prevista. Al 30 giugno, poi, è scaduto il contratto dell’azienda che eseguiva lo svuotamento dei cassonetti per conto di Hera e la nuova che è subentrata dal 1° luglio, dopo un’apposita gara, seppur esperta del settore non conosceva perfettamente tutta la geografia dei percorsi. Per questo motivo abbiamo subito sollecitato Hera perché il servizio vada immediatamente a regime e l’azienda acquisisca rapidamente il know how necessario».

Il consigliere Marchetti, al di là dello svuotamento dei cassonetti, ha infine puntato il dito contro «le pessime condizioni igieniche dei contenitori che, a nostro avviso, andrebbero lavati maggiormente». E su questo l’assessora Spada ha voluto precisare come «il Comune si sia dotato negli anni passati di uno strumento chiamato sweepy jet, un’idropulitrice con igienizzante, concordato con l’Ausl, installata sui mezzi di raccolta per lavare esternamente due o tre volte all’anno i cassonetti».

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