Imola, arriva la squadra di nuoto degli "Speciabili"

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Si chiama Speciabili il team di atleti imolesi targati Special olympics, l’organizzazione internazionale che raccoglie sportivi adulti e bambini con disabilità intellettive in tutte le discipline olimpiche. Un gruppo di giovani e ragazze che in questo ultimo anno, a partire dall’idea della psicologa Alexia Malascorta, hanno costruito una squadra di nuoto che sa di famiglia. Perché il gruppo tesserato alla Special olympics, se l’anno scorso contava circa 30 ragazzi, ora è composto da oltre 40 giovani nuotatori e dai loro genitori, che a maggio hanno festeggiato i risultati dopo un anno di fatiche in una gara a Lignano. Un momento di svolta al termine di un anno di allenamenti prima di ripartire a settembre con una novità. Oltre alla squadra di nuoto che oggi, dopo l’esordio all’Ortignola, si allena al Palaruggi grazie alla collaborazione con l’Imolanuoto, si aggiungerà anche quella di basket con gli allenatori della Virtus Imola, con i quali i ragazzi parteciperanno anche al Minardi day. «Abbiamo già ricevuto molte domande. Siamo carichi per questa nuova stagione, siamo curiosi di vedere cosa combineranno i nostri ragazzi – racconta Malascorta –. Pian piano vorremmo riuscire a coprire tutti gli sport».

La squadra

Tutto è partito dal nuoto non a caso. «Per anni ho fatto nuoto agonistico – spiega Malascorta –. Quando ho cominciato a lavorare in piscina come istruttrice mi sono concentrata sulla disabilità». Da qualche lezione ad un’associazione in continua crescita il passo non è breve: «Speciabili è nato in particolare dopo aver conosciuto Special olympics e il percorso di coach inclusion – prosegue Malascorta –. A differenza delle lezioni individuali, in cui il rapporto è solo con l’istruttore, da noi si instaura un legame anche con gli altri compagni». C’è anche il kit della squadra grazie alle donazioni di alcuni sponsor, come Aboama, che ha fatto le felpe, la Virtus o Alcenero. L’associazione sta pian piano contando nuovi istruttori: «Con me c’è un’altra coach, Anna Africa Esposito, e presto altri due. Leonardo Rasca ha fatto la tesi su di noi ed è stato amore a prima vista, mentre Andrea Lucia è la sorella di un ragazzo nel team, che dalla gara a Lignano si è avvicinata ancora di più».

Le prove

Quella gara è stato un momento significativo. «Non è stata un’amichevole come quella dell’anno scorso ma una gara con tutte le squadre Special olympics regionali – spiega Malascorta –. Si partecipa non in base all’età ma al proprio tempo e, senza podio, ognuno riceve una medaglia, solo di diverso colore». E la realtà ha superato i timori e le aspettative, degli istruttori e dei genitori: «Qualcosa è scattato quando hanno visto le potenzialità dei ragazzi in un contesto nuovo, in cui senza volti di riferimento sono andati a bordo vasca accompagnati solo da volontari e hanno atteso il turno di gara. Ci sono state lacrime di gioia. Con quella gara siamo diventati una famiglia». L’associazione organizza anche altre attività, «anche per quei bimbi che non vogliono fare sport – racconta Malascorta –. Grazie all’invito di un papà di Imola motor sport saremo sabato prossimo al Minardi day. Visiteremo i box, guarderemo la gara e poi faremo un buffet insieme ai giocatori della Virtus. Il 4 e il 5 settembre, invece, grazie alle gelataie di Burrocacao i ragazzi faranno un laboratorio in due giornate in cui realizzeranno dall’inizio alla fine 3 gusti di gelato. Le nostre braccia sono aperte a tutti».

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