Ilya Grubert al teatro Bonci di Cesena con l'Orchestra Maderna

Dopo il Progetto Dvorak dell’anno scorso curato dal Conservatorio Bruno Maderna, il ciclo dedicato alla musica dell’ultimo periodo romantico, inserito nell’ambito della stagione musicale del teatro Bonci, si conclude con il percorso affascinante della musica di Cajkovskij, autore prediletto dai pubblici di tutto il mondo. Per il concerto di questa sera, alle 21, che segna anche la chiusura della stagione degli appuntamenti musicali di quest’anno del Bonci, ritorna in scena uno dei massimi cultori del repertorio ottocentesco: lo straordinario e leggendario violinista lettone Ilya Grubert, ancora oggi punto di riferimento del violinismo mondiale. Con lui lo spiegamento dell’ampia Orchestra Sinfonica del Maderna diretta dalla prestigiosa bacchetta di Stefano Pagliani, da alcuni anni presenza di rilievo nel contesto accademico cesenate.

Due le pagine memorabili del compositore russo che vengono proposte per la serata: il Concerto in re maggiore op.35 per violino e orchestra e la Sinfonia n.4 op.36. Entrambe dello stesso periodo, il 1878 la prima, il 1877 la seconda, seppure prodotte con stato d’animo diverso. Interessante il fatto che, a somiglianza di Beethoven e di Brahms, Ciaikovskij abbia scritto un unico Concerto per violino e orchestra nella stessa tonalità di re maggiore, ma se ne differenzi nettamente, pur attenendosi alla forma classica, per il tono appassionato e intensamente lirico disposto a discorsivi abbandoni. Inoltre il suo virtuosismo esaltante, di carattere trascendentale soprattutto nel primo e nell’ultimo tempo, ne fa uno dei concerti tra i favoriti per l’interpretazione dei maggiori violinisti.

Anche la Sinfonia quarta, scritta in un momento particolarmente creativo, quando entrò nella vita dell’artista Nadezhda von Meck, quella che fu definita la sua mecenate, rimane una delle pagine più spontaneamente ispirate al mondo della musica popolare russa. Sarà dedicata a lei e nelle lettere di ambedue, oltre alle note programmatiche, verrà sempre ricordata come «la nostra sinfonia».

Straordinaria tecnica e suono luminoso e deciso contraddistinguono l’arte di Grubert che dopo il Concorso Sibelius di Helsinki del 1975, nel 1978 vinse contemporaneamente il Paganini di Genova e il Cajkovskij di Mosca. Vive attualmente in Olanda dove insegna al Conservatorio di Amsterdam.

Pagliani, con Paolo Borciani, è stato il primo violino dello storico Quartetto Italiano e dal 1990 al 2000 il primo violino del Teatro e della Filarmonica della Scala di Milano. Come solista e camerista ha calcato i più importanti palcoscenici del mondo; alterna assiduamente una brillante attività didattica collaborando con conservatori e accademie nella formazione della nuova generazione di musicisti.

Ilya Grubert si esibisce con un violino Pietro Guarnieri del 1740 appartenuto a Wieniawski.

Info: 0547 355959. Biglietti 12-21 euro

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