Il teologo Vito Mancuso agli ioncontri di Misano Adriatico

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Una lectio che farà molto discutere, quella in programma oggi nell’ambito della rassegna filosofica “Ritratti d’autore”. Per il terzo appuntamento arriverà sul palco del teatro cinema Astra il noto teologo Vito Mancuso che, a due giorni dalla Pasqua, proporrà un provocatorio ritratto di Gesù dal significativo titolo “Gesù, tutto diverso da Cristo”.

“Non possiamo non dirci cristiani”, dichiarava un secolo fa Benedetto Croce, il filosofo laico non credente, per sottolineare il fatto che il Cristianesimo, in quanto religione dell’Occidente, è alla base della nostra civiltà, a prescindere dall’adesione della fede personale di ognuno. Ma quanto ha a che fare il cristianesimo istituito con il reale Gesù della storia? La risposta di Vito Mancuso è: ben poco. Il gesuanesimo è ben altra cosa dal cristianesimo. Il primo è profezia, il secondo ritualità. Il primo è fuoco, il secondo acqua. Il primo è rivoluzione, il secondo conservazione.

Vito Mancuso è dottore in teologia sistematica. Dal 2004 al 2011 è stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano; dal 2013 al 2014 è stato docente di Storia delle dottrine Teologiche presso l’Università degli Studi di Padova. Dal 2009 al 2017 ha collaborato con il quotidiano La Repubblica. I suoi scritti hanno suscitato notevole attenzione da parte del pubblico, in particolare “L’anima e il suo destino” (Raffaello Cortina 2007), “Io e Dio. Una guida dei perplessi” (Garzanti 2011), “Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare” (Garzanti 2013), “Dio e il suo destino” (Garzanti 2015), quattro bestseller da oltre centomila copie con traduzioni in altre lingue e una poderosa rassegna stampa, radiofonica e televisiva. È editorialista della Stampa. Il suo ultimo libro è “La mente innamorata” Garzanti, 2022

Inizio alle ore 21. Ingresso gratuito. Info: 0541 618484

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