Il San Marino Green Festival raddoppia nel Montefeltro

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«Il San Marino Green Festival si chiude con grandi conferme, molti stimoli e informazioni, nuove amicizie, orizzonti più aperti. E ora a tutta dritta verso il Green Festival di Montefeltro». È solo positivo il bilancio di Gabriele Geminiani, ideatore e fondatore della kermesse, che fa con Verde un’analisi di questa IV edizione, che si è appena conclusa.

Il bilancio a caldo è molto positivo. Auspici o aspetti da migliorare per le prossime edizioni?

«La mia soddisfazione deriva dalla qualità delle relazioni che si sono instaurate, dal numero delle strette di mano e degli abbracci, dalla profondità dell’ascolto, dall’apertura di nuovi orizzonti e di molti sorrisi di piccoli e grandi. Progetti come il nostro non si esauriscono con le giornate del Festival, proseguono con mostre d’arte e di fotografia, percorsi formativi con i bambini. L’auspicio è che le istituzioni prestino attenzione ai fermenti che si sviluppano sul territorio sui temi della sostenibilità e li coltivino, promuovendo consapevolezza e cambiamento».

Sia lo scorso anno che questo la via del verde e delle piante sono state protagoniste al Festival…

«Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama internazionale, l’anno scorso, e Francesco Ferrini, ordinario di arboricoltura a Firenze, quest’anno, ci hanno rivelato a proposito delle piante molto a cui ispirarci: il gioco di squadra, il valore della memoria, la capacità di resilienza. Dal primo anno cerchiamo di creare un dialogo fisico fra le persone e il regno vegetale, occasioni d’incontro speciali fra l’uomo e la natura. Non possiamo batterci per ciò che non conosciamo».

C’è stata partecipazione da parte del tessuto imprenditoriale?

«Le aziende, in particolare quelle grandi che fanno profitti sul territorio, dovrebbero avere la sensibilità di far ricadere briciole dei loro utili in servizi e attività culturali, per far crescere la comunità e averne loro stessi indirettamente dei benefici. Ovviamente non penso alle risorse che investirono i grandi mecenati del Rinascimento, Montefeltro e Malatesta, sulla bellezza del nostro territorio, ma niente non è accettabile. A smentire quanto appena detto lo scorso anno siamo stati però contattati da un importante Istituto bancario del territorio, che già da tempo ha intrapreso attività strutturate nell’ambito della sostenibilità e sarà il main sponsor del Montefeltro Green Festival, un grande riconoscimento per me e tutto lo staff».

State lavorando a questo nuovo progetto? Ci anticipi qualcosa…

«Il Montefeltro Green Festival si terrà in alta Valmarecchia il 24 e 25 settembre e avrà il suo baricentro a Novafeltria, nome originario Mercatino Marecchia, in riferimento alle importanti fiere settimanali intercomunali che vi avevano luogo. Sin dal primo mattoncino, l’idea era quella di un festival esteso a un territorio storico e culturale altamente identitario e spendibile a livello internazionale, al di là degli sterili campanilismi che ancora vedo serpeggiare. Oggi più che mai non si vince da soli».

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