Il ruolo dei predatori nei cambiamenti climatici

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La sostenibilità è equilibrio. Lo dimostra una volta di più l’indagine condotta da una ricerca degli scienziati del Trinity College di Dublino, condotta insieme ai loro colleghi dell’Università di Hokkaido. Il gruppo ha descritto il ruolo dei predatori nell’attenuare gli impatti negativi del cambiamento climatico, mitigando la perdita di biodiversità, ed è giunto a conclusioni che sottolineano l’importanza della conservazione dei principali predatori, evidenziando come l’estinzione delle specie abbia effetti peggiorativi del cambiamento climatico sugli ecosistemi.

Lo studio ha concentrato l’attenzione sugli organismi d’acqua dolce dei corsi d’acqua della foresta di Tomakomai, nel Nord del Giappone. Tra loro, c’era un predatore dominante: un pesce gatto. È qui che hanno scoperto che le ondate di caldo hanno destabilizzato le comunità di alghe nei torrenti in modo tale che le differenze che normalmente si riscontrano tra di loro erano scomparse e aumentavano invece le somiglianze.

Una perdita di biodiversità che però si è riscontrata solamente quando il predatore (il pesce gatto, appunto) era assente dalla comunità. Le comunità algali sono importanti nei corsi d’acqua perché costituiscono la base energetica per tutti gli altri organismi, quindi la perdita di biodiversità algale può propagarsi con un impatto sull’intero ecosistema. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che importanti effetti dell’ondata di caldo, come i cambiamenti nella biomassa algale totale, sono emersi solo dopo che l’ondata di caldo è passata, sottolineando che anche gli impatti catastrofici potrebbero non essere immediatamente evidenti.

«Abbiamo scoperto che le estinzioni dei predatori possono interagire con le ondate di caldo per minare ulteriormente la stabilità degli ecosistemi - ha detto Samuel Ross, che ha condotto l’esperimento in Giappone come parte della sua ricerca presso il Dipartimento di Zoologia del Trinity College di Dublino - Ciò evidenzia come le crisi del clima e della biodiversità siano completamente intrecciate, in realtà solo due facce della stessa medaglia».

«Presi insieme - ha continuato - i nostri risultati mostrano come le conseguenze ecologiche delle ondate di calore possono amplificarsi nel tempo man mano che i loro impatti si propagano attraverso le comunità ecologiche. Tuttavia, le specie predatrici aiutano a tamponare tali impatti, agendo come alleate nella lotta contro il cambiamento climatico».

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