Il raduno dei Zen Circus a Villa Inferno e poi il live al Vidia

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È una vicenda particolare quella che lega la rock band pisana The Zen Circus ad una località dispersa nelle campagne tra le saline cervesi e l’aeroporto militare di Pisignano, alle spalle di Cervia. La località è Villa Inferno, un borgo di ottocento anime che ospita l’importante Museo dei burattini e delle figure, ma che gli Zen Circus hanno eletto a luogo dell’anima, intitolandogli l’album più importante e più bello della loro lunga carriera, inciso nel 2008 insieme a Brian Ritchie, leader della band inglese Violent Femmes.

Oggi quindi torna “Villa Inferno, il raduno Zen”, un evento speciale, una vera e propria festa che chiude, ad anni alterni, i tour della band. Il concerto in programma alle 21.30 al Vidia Club di Cesena sarà preceduto appunto dall’incontro con gli Zen Circus all’Osteria Paia di Villa Inferno, dalle 19. Si chiude così il tour estivo in cui hanno presentato il nuovo album “Cari fottutissimi amici”.

Abbiamo chiesto al chitarrista, cantante e leader della band Andrea Appino di spiegarci perché questo evento è così importante per loro: «Villa Inferno è il nostro carnevale. Ci siamo imbattuti in quel fatidico cartello al ritorno da un concerto nel ravennate, nel 2006; abbiamo svoltato seguendolo, per scoprire che si trattava di un posto piccolissimo. Non c’è altro che una strada, un bar, un ristorante, ma ci ha ispirato, tanto che gli abbiamo dedicato il titolo di un album. È stato il disco con cui abbiamo chiuso definitivamente il periodo inglese, per abbracciare la lingua italiana, cosa che ci ha cambiato la vita, portandoci tantissimi riconoscimenti e soddisfazioni. A chiusura del tour quindi, non potevamo che festeggiare nel luogo dove avevamo sviluppato il concept dell’album. Da quel momento il raduno Zen a Villa Inferno, è diventato una tradizione bisestile. Negli anni l’evento è passato da essere poco più di una festa fra amici a raccogliere oltre duemila persone, molte delle quali in tenda, e sul “palco furgone” sono saliti artisti come Motta con i Criminal Jokers, Lucio Corsi, Fast Animals & Slow Kids, Giorgio Canali, Alessandro Fiori, Dente e tanti altri. La cosa più importante è però la festa, lo spirito che il raduno emana, che è sprigionato dal pubblico che ogni due anni arriva in massa per festeggiare non solo gli Zen ma la libertà, l’ironia, la stupidità e la leggerezza infernale che contraddistingue questo evento».

In oltre due decenni di carriera, che conta 14 dischi, una partecipazione tra i big a Sanremo 2019, e un “romanzo anti-biografico”, The Zen Circus sono una delle più solide realtà indipendenti italiane. “Cari fottutissimi amici” è interamente composto di featuring su canzoni inedite, frutto di collaborazioni con colleghi stimati e amici di vecchia data. Questo prestigioso parterre comprende Brunori Sas, Claudio Santamaria, Ditonellapiaga, Emma Nolde, Fast Animals And Slow Kids, La Rappresentante Di Lista, Luca Carboni, Management, Motta, Musica Da Cucina e Speranza. Lo raccontano così: «“Cari fottutissimi amici” è un disco in libertà. Libertà di passare dal crossover al pop, dall’ambient al rock, dalla psichedelia all’elettronica, mano nella mano con amici di vecchia data ed artisti che ci hanno appassionato nel tempo più o meno recente. È una giostra, un tagadà, un autoscontro. Qualcuno si divertirà da matti, qualcun’altro si sentirà male, altri non saliranno su alcune giostre, ma noi, veri e propri giostrai, amiamo questo luna park».

Biglietti per il concerto a 8.50 euro.

www.zencircus.it

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