Il Premio Riccione ricorda Vaime

La scomparsa di Enrico Vaime ha molto colpito il mondo della cultura e dello spettacolo. Anche Riccione Teatro ricorda con commozione questo protagonista elegante e arguto della cultura italiana dagli anni Sessanta a oggi, scomparso domenica 28 marzo a Roma. Nato a Perugia ma legato sin dall’infanzia a Riccione, di cui era frequentatore assiduo, Vaime figura anche nel palmarès del Premio Riccione per il Teatro dove vinse nel 1963, a 27 anni, il premio speciale “Nettuno d’oro” per la commedia I piedi al caldo. L’anno seguente lo storico concorso di drammaturgia riccionese inserì nuovamente Vaime tra gli autori segnalati, per il testo Uhm... che profumo di tigli.Autore radio-televisivo di successo – oltre che conduttore, drammaturgo e scrittore di rara intelligenza – Vaime ottenne altri due importanti riconoscimenti al Riccione TTV Festival nel 2008 e nel 2010. Nella prima occasione gli fu assegnato il Premio Riccione per la televisione alla carriera, mentre due anni più tardi fu insignito della cittadinanza onoraria. In quell’occasione, intervistato dal direttore artistico del TTV Simone Bruscia, espresse la sua felicità per la cittadinanza onoraria, definendola il più bel regalo ricevuto negli ultimi anni, e raccontò le estati giovanili in Riviera, ricordando la sua Riccione come una piccola Las Vegas piena di gioia di vivere.

Intanto torna per la 56ª edizione il premio dedicato a tutte le forme di scrittura per la scena, insieme al 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” per autori under 30. È possibile partecipare con un testo inedito fino al 1° giugno 2021.Questa edizione vede una giuria rinnovata, presieduta dalla drammaturga Lucia Calamaro e composta dal direttore del Piccolo o Claudio Longhi, dal critico Graziano Graziani e da due interpreti affermati come Isabella Ragonese (due Nastri d’argento, un Globo d’oro) e Stefano Accorsi, testimonial triennale per le città d’arte e il cineturismo della Regione Emilia-Romagna. www.riccioneteatro.it

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