Il "Pinocchio" di Aldo Tarabella all'Alighieri di Ravenna

Se c’è un libro cui nessuno è mai sfuggito, un personaggio che tutti hanno incrociato e amato, e che una generazione dopo l’altra continua a vivere nell’immaginario di ognuno, quello è Pinocchio, il burattino uscito dalla penna di Collodi alla fine dell’Ottocento. Le sue straordinarie avventure da allora hanno ispirato artisti di ogni sorta, al cinema e a teatro, nel mondo dei fumetti e in quello dei videogiochi, eppoi pittori e scultori, e musicisti anche.

Dunque, non c’è da meravigliarsi se a lui è dedicata la nuova opera che questa sera chiude la Stagione d’opera del teatro Alighieri: “Pinocchio, storia di un burattino” appunto, composta da Aldo Tarabella su libretto di Valerio Valoriani, e affidata alle scene di scuola luzzatiana di Enrico Musenich, nonché alla direzione di Jacopo Rivani sul podio dell’Orchestra Corelli.

Ed è proprio Rivani che ci parla di questo nuovo lavoro che, dopo il debutto italiano, approderà il prossimo anno a Seoul, per un progetto che è anch’esso un’avventura... ma andiamo con ordine. Intanto, «confrontarmi con la storia di Pinocchio – racconta - mi ha riportato ai miei ricordi di bambino, prima d’ora non avevo mai diretto lavori per l’infanzia, anche se in realtà va sottolineato che si tratta di un’opera per tutti, per famiglie».

Del resto, neppure il testo collodiano si può ridurre a letteratura per l’infanzia... Certamente, però, non è la prima volta che si trova a dirigere un’opera contemporanea, che quindi la mette in rapporto diretto con il compositore.

«Si, in effetti ho diretto molta musica dei nostri giorni e i momenti salienti della mia carriera coincidono quasi tutti con prime esecuzioni: l’esperienza in questo campo mi ha anche portato a tenere seminari piuttosto importanti proprio sulla semiografia musicale contemporanea. Potermi relazionare con l’autore è per me sempre molto stimolante e in questo caso, la collaborazione con Aldo Tarabella è stata profonda: mentre la versione originaria è per un organico gigantesco ed è destinata al pubblico di un nuovo parco tematico dedicato proprio a Pinocchio che si inaugurerà nel 2023 in Corea del sud, io ho curato la revisione per l’Italia. Ma interagire con il compositore, nel momento in cui dalla carta si passa al suono e alla scena, significa negoziare su diverse scelte, dai timbri ai ritornelli per regolare le durate... un vero lavoro artigianale».

Contemporaneo per il pubblico è talvolta sinonimo di difficile, incomprensibile. Vale anche per Pinocchio?

«Al contrario, al centro della ricerca di Tarabella c’è proprio la forza comunicativa della musica, la capacità di entrare in contatto e in sintonia con il pubblico. Definirei questa un’opera pop, nel senso di “popular”, perché nonostante il tessuto non tonale, il suono duro e aspro (alla Kurt Weill per intenderci) è sempre stemperato da elementi orecchiabili e da richiami onomatopeici, immediatamente espressivi e fruibili anche dall’ascoltatore meno esperto».

In buca, la “sua” Orchestra Corelli. Ancora nuovi progetti?

«La Corelli sta vivendo un momento di crescita straordinaria e inattesa. Certo anche grazie a opportunità preziose come quelle offerte da Ravenna festival, dove sarà presente anche quest’estate con La Rappresentante di lista e con il rap di Claver Gold. Ma poi il calendario di impegni, anche discografici, è fittissimo, e chissà che i prossimi riconoscimenti ministeriali non la trasformino in una realtà finalmente stabile, non solo dal punto di vista artistico ma anche da quello economico».

Per Pinocchio il cast in palcoscenico è formato da Leonora Tess (Pinocchio), Clemente Antonio Daliotti (Geppetto), Pietro Terranova (Mastro Ciliegia e Mangiafuoco), Andrea De Luca (Grillo parlante, Lucignolo), Sara Rocchi (Gatto), Consuelo Gilardoni ( Volpe), Yulia Tkachenko (Fata). Il coro di voci bianche Ludus Vocalis è diretto da Elisabetta Agostini.

Lo spettacolo inizia alle 20.30, la replica di domani alle 15.30.

Info: 0544 249244
www.teatroalighieri.org

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui