Il nuovo ospedale di Cesena sarà pronto nel 2028. Il cronoprogramma è stato presentato ieri sera in Commissione consiliare insieme all’atteso progetto del nuovo ospedale realizzato dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato dallo studio Altieri.
Una "rivoluzione"
Responsività, ossia la capacità di rispondere tempestivamente ai bisogni del paziente, flessibilità, quindi la capacità di rispondere agli imprevisti e essere resiliente, e una struttura intelligente, “smart”, vivibile per chi ci lavora e per chi ne usufruisce da utente. Questi, ha spiegato il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, i principi cardine che l’Ausl ha affidato ai progettisti. Alla base del progetto presentato c’è anche un cambio culturale che riguarda la concezione stessa dell’ospedale: «non più un centro onnipotente» ha detto Carradori, ma un nodo di una rete integrata sul territorio. In questo senso la scelta è netta: nel nuovo ospedale ci andranno quei servizi che per intensità di cura o richiesta di tecnologia non potrebbero stare altrove. «Per semplificare - aiuta a chiarire il sindaco Enzo Lattuca - non andremo nel nuovo ospedale a fare i prelievi». Un ruolo fondamentale in questa “rivoluzione” dell’approccio alla rete sanitaria territoriale, lo avrà la casa della salute a cui sarà dedicato «circa un terzo» (secondo la stima Ausl) dell’attuale Bufalini.
Costi e tempi
Enrico Sabatini, direttore dell’area progettazione e sviluppo dell’Ausl Romagna, fa il punto sulle risorse: 156 milioni arrivano dal Governo e un decreto del ministero della Salute del 7 agosto 2019 li ha definitivamente assicurati; a questi si aggiungono quasi 38,8 milioni di risorse dell’Ausl Romagna, finanziate per 22,8 milioni con un mutuo e per 16 milioni con alienazioni; inoltre ci sono 38,6 milioni dalla Regione per l’acquisto delle tecnologie biomediche. Per un totale di 194,8 milioni di euro di investimento, con un costo pari a 421.645,02 euro a letto e di 2.608,50 euro a metro quadro. Secondo le previsioni la gara d’appalto è prevista ad aprile 2024, per concludere i lavori a fine 2027 e procedere con collaudo e attivazione del nuovo ospedale entro metà 2028.
Il progetto
Quello che ha presentato ieri l’architetto Luca Cerutti dello studio Altieri è un progetto «molto lineare e pulito che segue la conformazione del luogo in cui sorgerà», assecondando la centuriazione romana. La struttura avrà un piano interrato e 4 piani fuori terra. Una “hospital street”, integrata a livello paesaggistico con il territorio circostante, avrà il compito di indirizzare gli utenti verso il percorso di ingresso. Grande attenzione è stata prestata al tema della differenziazione dei flussi: ci sarà un accesso dedicato all’emergenza, uno ai visitatori, uno al personale e uno all’obitorio. A servizio della struttura ci saranno 1.300 posti auto, di cui una parte al piano interrato e dedicati al personale. Il piano interrato che serve anche come isolante sismico per il resto della struttura non conterrà servizi di natura sanitaria. Questi si incontrano salendo in superficie, dove la distribuzione sui piani è stata fatta per intensità di cura, nei tre corpi che si collegano a un elemento posto a “t” rispetto a questi. Il piano terra sarà dedicato alla risposta immediata all’emergenza, al primo piano ci sarà la parte ambulatoriale, mentre ai piani superiori ci saranno le degenze. Un po’ separato dal punto di vista geografico ma collegato con cunicoli sotterranei c’è il polo logistico. Ci sarà molto verde e per i reparti di pediatria e ostetricia e di psichiatria c’è la previsione di giardini dedicati a cui i pazienti potranno accedere in modo controllato.