Il sole tornerà a fare capolino su Rimini e la Romagna da oggi fino per alcuni giorni, restituendo anche temperature consone per il periodo dell’anno. Da martedì-mercoledì, riprenderanno le precipitazioni che per fortuna non avranno l’intensità e la quantità devastante di questi giorni. Poca o tanta però, l’acqua non sarà certamente d’aiuto. Non renderà infatti possibile l’assestamento delle infinite situazioni di dissesto idrogeologico. Sono le previsioni con sfumature chiaro-scure a breve periodo di Roberto Nanni, tecnico meteorologo Ampro.
Ombrelli chiusi per 72 ore
«Nel corso della mattinata di oggi - spiega - e per qualche giorno, il sole finalmente tornerà a tenerci compagnia. A garanzia del buon soleggiamento e di una maggior stabilità atmosferica sarà un debole campo di alta pressione che fino a martedì determinerà una situazione più “tranquilla” dove a giovarne saranno soprattutto le pianure e le coste anche con temperature in sensibile rialzo». Ma c’è un ma: «All’orizzonte, però - tiene a sottolineare Nanni - non si vede ancora il ritorno dell’anticiclone, per cui sebbene la tendenza sia piuttosto incerta, andrà verificata nei prossimi aggiornamenti». Tradotto: «Stando allo scenario che al momento si profila come il più probabile, nella parte centrale della settimana un vortice di bassa pressione in discesa dall’Europa centrale potrebbe fare il suo ingresso nel Mediterraneo, alimentando una nuova fase instabile più diffusa». Tuttavia, nei prossimi giorni rimarrà dell’instabilità atmosferica nelle ore centrali della giornata con la possibilità che si manifestino deboli piogge sparse lungo tutto il tratto appenninico». Nello specifico, precisa Nanni, «i fenomeni potranno assumere anche carattere di breve rovescio». E questo è un problema: «Purtroppo, però, le piogge previste che siano leggere o copiose determineranno la stazionarità delle criticità idrogeologiche e idrauliche, con particolare incidenza specie lungo i versanti delle zone montane e collinari dove il terreno risulta particolarmente instabile». Previsti anche «nuovi innalzamenti idrometrici in quelle aree di pianura già soggette alle problematiche emergenziali tutt’ora in corso».
Cosa sta succedendo?
Questo maggio se non avesse portato con sè una scia di morte e distruzione di portata biblica, si sarebbe potuto archiviare con il più classico dei luoghi comuni «non ci sono più le stagioni di un tempo». Spiega Nanni: «Il maggio che stiamo vivendo ha le caratteristiche tipiche di aprile, mese solitamente molto piovoso. E secondo le nostre proiezioni giugno, per circa due settimane, sarà caratterizzato dalla tradizionale variabilità di maggio».