Il 16% degli utenti del monopattino riduce l’uso dell’auto

È uno degli esempi più moderni della mobilità dolce, che può contribuire a rivoluzionare il trasporto cittadino: il monopattino. Se ne trovano sempre di più nelle città, e arrivano con maggior forza anche in Romagna. Lo dimostra anche il recente bando per la mobilità sostenibile del Comune di Rimini e che si concluderà ad aprile. In tempo per permettere, poi, questo nuovo servizio per la stagione estiva. Tra i partecipanti all’avviso c’è Voi Technology, che nel 2021 ha chiuso i suoi ricavi con un aumento del 140% rispetto all’anno precedente. Arrivata nell'autunno 2020 a Milano e Roma, negli ultimi 12 mesi ha aperto il suo servizio a Torino, Reggio Emilia e Modena ed è in attesa di iniziare il lavoro di sharing dei suoi monopattini anche a Palermo. Oggi strumenti del genere coniugano l’innovazione alla mobilità: approfittano dell’Internet delle cose, che permette di indicare anche i luoghi di parcheggio designati con una precisione inferiore al metro, per evitare che la sosta selvaggia possa colpire le città, anche le più ordinate. Ma hanno strumenti “old style” che permettono la sicurezza, come le frecce che consentono di segnalare, a chi sta dietro, quando si sta per girare.

«Abbiamo lanciato la prima scuola guida digitale, e gratuita, per i monopattini. È certificata dall’associazione belga Vias, che riunisce tutte le autoscuole europee. L’idea è quella di stimolare chi si muove alla sicurezza in monopattino. Lo facciamo anche grazie all’innovazione digitale: quando non lo si parcheggia per bene avviamo un sistema di sanzioni che colpisce direttamente il guidatore», spiega Folco Gervasutti, Pr Manager per Francia, Italia, Spagna della società svedese.

Ma bisogna avere paura di salire su un monopattino? «No, ci sono dispositivi molto sicuri, alcuni dei quali anche dotati di frecce e strutture anti-vandalismo che permettono una maggiore funzionalità sulla strada», aggiunge. Il casco, però, non è obbligatorio. «Ci sono studi che dimostrano che solo nello 0,1% dei casi gli incidenti portano colpi alla testa. Dopo un anno di test, inoltre, è stato dimostrato che il numero di sinistri è pari a quello delle biciclette. Ma noi supportiamo e promuoviamo l’uso del casco. Chi lo usa, con noi, ha in regalo una corsa o cinque euro di servizio». «Abbiamo fatto uno studio dopo un anno di servizio: il 16% degli utenti del monopattino in condivisione ha ridotto concretamente l’uso dell’auto – conclude Gervasutti – L’esperienza, quindi, testimonia che le città sono più libere e che vengono usati maggiori sistemi alternativi alle macchine. C’è però un tema da affrontare, quello di avere mezzi che contrastino gli atti di vandalismo. Nel Centro Nord Italia stiamo vedendo questo fenomeno particolarmente presente a Modena. La tecnologia oggi ci permette di avere apparati resistenti e controllati h24, con il risultato che lo sharing possa essere preservato e garantito».

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