Guasto alla caldaia. Coppia intossicata dal monossido a San Giovanni

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SAN GIOVANNI. Quando ha trovato il marito privo di sensi nello scantinato della propria abitazione, una casa plurifamiliare in località Pianventena, nel territorio comunale di San Giovanni in Marignano, ha temuto il peggio.
Fortunatamente l’uomo respirava ancora, sebbene a fatica, a causa della presenza di monossido di carbonio nella stanza, dovuta al malfunzionamento della caldaia.

Arrivano i soccorritori

L’episodio è accaduto ieri pomeriggio attorno alle 17 e subito dopo è scattato l’allarme.
L’ambulanza del 118 è accorsa immediatamente e, dopo aver rilevato con la strumentazione la presenza di una concentrazione pericolosa di “gas” nei locali dell’abitazione ha provveduto a trasportare d’urgenza l’uomo, un pensionato di settanta anni, al pronto soccorso dell’ospedale “Ceccarini” di Riccione. Il paziente è stato trattenuto per l’intossicazione, ma le sue condizioni non sono preoccupanti.
Anche la moglie, una signora di 67 anni, è stata trasportata in ambulanza: nel suo caso si è trattato però soltanto di una misura precauzionale.

La causa del problema

Messe in sicurezza le persone, quindi, sono stati gli uomini della squadra di turno dei vigili del fuoco di Cattolica a preoccuparsi di individuare la possibile fonte dell’intossicazione. Si è scoperto così che il problema era un’anomalia nel funzionamento della caldaia. Un guasto subdolo perché in apparenza andava tutto bene: neppure una spia accesa a segnalare l’allarme. Spenta la fonte di inquinamento e arieggiata l’abitazione gli ambienti sono tornati salubri.
Occhio ai guasti
Quasi sempre i casi di intossicazione da monossido di carbonio sono dovuti a caldaie vecchie (ma anche a stufe e bracieri usati in modo inappropriato). Per difendersi dalle esalazioni, spesso anche letali, i vigili del fuoco raccomandano una costante e adeguata manutenzione degli impianti di riscaldamento.

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