Green pass, Cgil: "A Forlì il 2% dei lavoratori sospeso"

Nonostante Forlì sia una delle province romagnole con il maggior numero di vaccinati superando la soglia dell’80% della popolazione sottoposta a siero, non mancano gli scettici. «All’interno del mondo delle imprese, non mancano le segnalazioni di criticità – afferma Maria Giorgini, segretaria della Cgil –. Purtroppo ci sono state alcune sospensioni, circa il 2%, in capo a quei lavoratori che non sono vaccinati e che non si sottopongono a tampone, quindi non in regola con la normativa relativa al green pass. Fortunatamente, però, le percentuali sono molto più basse in confronto a coloro che, seppur non vaccinati, stanno scegliendo di effettuare i test di screening anche solo per rispetto nei confronti dei colleghi. La situazione è molto delicata e complessa, soprattutto da gestire così come è stata concepita. Registriamo difficoltà che speriamo vadano risolvendosi, così come la situazione dei tamponi: auspichiamo che i tempi di conciliazione test e lavoro migliorino e che, visto il il peso in termini economici che ricade sul lavoratore, sempre più siano quelli che scelgano la strada della vaccinazione». Il settore con più criticità, conclamate ormai da giorni, resta quello del trasporto pubblico a causa delle assenze degli autisti no-vax. Nel bacino romagnolo di Start Romagna, il personale sprovvisto di green pass è di 79 unità. Proprio lunedì mattina si è raggiunto il numero di 144 autisti non disponibili (43 a Forlì-Cesena, 43 a Ravenna e 58 a Rimini). Va precisato, però, che si tratta di un valore complessivo, che tiene insieme sia la mancanza di green pass che l’indisponibilità per malattie o permessi di altra natura previsti dal contratto. «Anche nel territorio Forlivese sta accadendo – prosegue la segretaria della Cgil –, registriamo diverse difficoltà sul trasporto pubblico e auspichiamo che nel giro di poco tempo la situazione vada risolvendosi». Si stima, inoltre, che nella provincia di Forlì-Cesena sia di 19mila unità la popolazione attiva non ancora vaccinata, dato aggiornato proprio il 15 ottobre scorso nel giorno della partenza delle nuove misure restrittive che prevedono il green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro. «Un numero che, a mio avviso, non rispecchia completamente la realtà – conclude Giorgini –. Bisogna tenere presente che all’interno della categoria popolazione attiva rientrano anche i disoccupati, coloro che hanno un impiego precario e soprattutto i lavoratori autonomi. Un dato da prendere con le pinze». Continua il trend positivo riguardo alla curva dei contagi, che restano bassi a Forlì e in provincia. Ieri il bollettino della prefettura ha registrato 10 casi nel Forlivese (di cui 6 sintomatici) così suddivisi: 3 a Forlì, 2 a Bertinoro, 2 a Meldola e 3 a Tredozio. Il totale dei casi in provincia è di 14 nuovi casi, nessun decesso e 29 guariti. In Regione la situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 44 nuovi casi; seguono Modena (26), Rimini (23), Ravenna (20) e Reggio Emilia (18); poi Forlì (10) e Parma (7), quindi Piacenza, Ferrara e Cesena (ciascuna con 4 nuovi casi) e infine il Circondario Imolese con 1 solo caso. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 766 in più rispetto a ieri. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 13.073 (-610). Di questi, le persone in isolamento a casa, sono 12.741 (-608), il 97,5% del totale dei casi attivi.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui