Giovani mangioni e insoddisfatti in balia di influencer

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Mangioni e sedentari, insoddisfatti del proprio aspetto fisico e in balia di un’estetica dettata da influencer e fashion blogger. Questa la fotografia degli adolescenti che vivono in Italia scattata dall’annuale indagine dell’associazione no-profit Laboratorio Adolescenza e dell’Istituto di ricerca Iard su un campione nazionale rappresentativo di 5.600 studenti della fascia di età 13-19 anni. Intitolata ’Adolescenza tra speranze e timori’, l’indagine, presentata nei giorni scorsi, ha l’obiettivo di verificare come ragazzi e ragazze stiano reagendo al lungo periodo di pandemia. In merito ad alimentazione e stili di vita, la ricerca evidenzia che il 58% degli adolescenti (69,4% delle femmine) sostiene che nei due anni di pandemia ha mangiato in modo inappropriato (troppo, troppo poco, in modo sregolato) e il 37% lamenta di essere aumentato di peso. Il 27% (35,4% delle femmine) ‘si vede’ più grasso della media dei suoi amici. E, soprattutto, il 50,5% (60,7%) delle ragazze non è soddisfatto del proprio aspetto fisico in generale.

«Se è vero da sempre che in adolescenza non è facile convivere serenamente con un corpo in forte trasformazione, su questo aspetto si nota, confrontando i dati delle indagini Laboratorio Adolescenza-Iard degli anni passati (realizzati su campioni confrontabili) - spiegano gli autori della ricerca- un effetto derivante dal periodo Covid in cui le relazioni sociali si sono drasticamente ridotte, e l’attuale ritorno alla normalità. Nel 2020 (dati raccolti prima dello scoppio della pandemia) l’insoddisfazione riguardo al proprio aspetto fisico riguardava il 31% dei maschi (oggi è il 39%) e il 55,4% delle femmine (oggi è il 60,7%). Percentuali di ’insoddisfatti’ che nell’anno dei lockdown e della ’socialità limitata’ si erano ridotte (27% maschi e 50,1% femmine). Non è difficile evincere, da questi dati, quanto gran parte del problema derivi proprio dal confronto tra sé e gli altri. Cosa che, per altro, sono gli stessi adolescenti ad ammettere quando dicono (il 34% dei maschi e 53,7% delle ragazze) che nella valutazione del proprio aspetto fisico è importante il giudizio di amici e compagni».

Secondo la ricerca ad influenzare il rapporto con il proprio fisico, e quindi anche con il cibo, risulta importantissimo il ruolo di influencer, fashion blogger, moda, pubblicità. Vale per il 59,1% dei maschi e, addirittura, per il 77,6% delle ragazze. E il condizionamento aumenta con l’età passando dal 63,5% tra gli studenti delle scuole medie inferiori al 70,1% delle superiori. Un’evidenza che preoccupa ma non può sorprendere se consideriamo che il 76,1% afferma di aver trascorso su social molto più tempo rispetto agli anni passati. Nella ‘lista dei desideri’ per piacersi di più per il 67% delle ragazze c’è in cima l’essere più magre mentre per il 57,2% dei ragazzi c’è l’essere più alti (57,2%). Passando dalle scuole medie alle superiori i ’vorrei’, salvo alcune eccezioni, tendenzialmente aumentano.

«Che la pandemia abbia prodotto, tra gli adolescenti, un aumento dei disturbi legati alle abitudini alimentari- sottolinea Marina Picca, pediatra di famiglia e presidente della Società italiana cure primarie pediatriche, Sezione Lombardia- è un dato ormai oggettivo che ci arriva dalla letteratura e dalle evidenze che riscontriamo nel nostro lavoro quotidiano. Il mangiare in eccesso e/o in modo disordinato, riconosciuto dagli stessi adolescenti, non solo può aver prodotto una oggettiva tendenza al sovrappeso, ma ha certamente allontanato ancora di più la percezione della loro immagine corporea da quegli ideali di fisicità, del tutto astratti, che si costruiscono attraverso i social media. Il rischio, a questo punto, è che tentino, attraverso interventi fai-da-te, ingiustificati e comunque rischiosi di avvicinarsi a quei modelli. Il ruolo del pediatra deve essere proprio quello di prevenire questi comportamenti, cercando di indagare attivamente per intercettare precocemente i segnali di allarme di dinamiche che possono influenzare profondamente non solo il benessere fisico, ma anche l’equilibrio mentale».

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