Gatteo, raccolta di firme online per far togliere tetto in eternit

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Fabbricato adiacente il castello malatestiano di Gatteo con tetto giudicato pericoloso, partita una petizione su “change.org”. Si trova su un fabbricato adiacente il castello malatestiano di Gatteo in vicolo del Fossone. Il fabbricato di circa 160 metri quadrati risale agli anni Cinquanta-Sessanta del secolo scorso, prima utilizzato come casa abitata, poi come stalla e infine diventato il laboratorio per un fabbro. Il Comune l'ha acquistato dal proprietario privato qualche anno fa e ha programmato il suo recupero funzionale per destinarlo a scopi pubblici, ricercando contributi da enti superiori nell'ottica di valorizzare tutta l'area del castello malatestiano di Gatteo. Ma proprio la vicinanza ai resti del castello impone una grande cautela e il doversi attenere alle decisioni della Soprintendenza ai beni culturali. La giunta del Comune di Gatteo l'anno scorso ha previsto due stralci di lavori nell'area, il primo di importo pari a 900mila euro per il restauro conservativo delle mura e la creazione di un grande parco pubblico ai piedi del castello; e il secondo per altre opere. Nelle adiacenze c'è poi il fabbricato con tetto in eternit. Alcune famiglie che abitano in zona però sono stanche di aspettare. Tra queste, quella di Guido Bastoni, che ha deciso di lanciare una petizione utilizzando la piattaforma “Change.org” e indirizzando la sua richiesta al sindaco Roberto Pari, all'assessore Gianluca Vincenzi e all'architetto Gabriele Venzi, del settore lavori pubblici. «Il problema dell'amianto è una questione seria e molto discussa, che ha fatto ammalare tante persone - sottolinea Bastoni - e che tuttora è fonte di rischio per la nostra salute. Queste problematiche sembrano non interessare il Comune di Gatteo che, oltre a non aver ancora aggiornato la mappa dei siti con presenza di questo materiale, in barba alle normative, lascia che una copertura in cemento amianto (eternit) sfibrato sovrasti un proprio edificio a ridosso del castello malatestiano. Tra l'altro tale edificio, ora utilizzato come rimessa, fa pienamente parte del complesso monumentale del castello di Gatteo. Oltretutto l'edificio è anche di interesse storico, lo dimostrano il coinvolgimento delle Belle Arti di Ravenna e tutti gli scavi archeologici che da mesi si susseguono intorno al manufatto». Poi conclude: «Chiediamo l'immediata rimozione delle lastre di amianto e un censimento di tutti i siti del comune dove è presente amianto». A due giorni dal lancio della petizione online, ieri sera aveva raccolto 68 adesioni. Controbatte il sindaco Roberto Pari: «Sono sorpreso da questa petizione online. Abbiamo già assicurato pubblicamente che l'eternit sarà rimosso e che il tetto essendo stato già “trattato” non dovrebbe essere pericoloso. Sull'intera area del castello abbiamo in corso una progettazione e un recupero importante già finanziato che dovrà essere completato entro un paio d'anni. La stessa Soprintendenza ai beni culturali sta lavorando per effettuare tutti i sondaggi necessari per valutare l'eventuale presenza di reperti e vincoli, in modo da non frapporre ostacoli. La progettazione definitiva del recupero dell'intera area castello è in corso. Se dovessimo vedere che tra 6-12 mesi i lavori non fossero ancora partiti potremmo anche decidere di togliere prima quel tetto».

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