Gatteo, Casa Fracassi compie 25 anni ma non può festeggiare


Il 2 giugno Casa Fracassi compie 25 anni, ma non può ancora festeggiarli, a causa delle restrizioni anti-Covid. La struttura residenziale per anziani non autosufficienti, gestita dal ramo onlus della parrocchia, è situata nel centro di Sant’Angelo in Salute di Gatteo. Disposta su tre livelli, è circondata da un parco piantumato con alberi ad alto fusto e ospita al momento 16 anziani. Date le numerose richieste di inserimento, nei prossimi anni è previsto un piano per ampliarla, in modo che possa accogliere 30-32 ospiti. Grazie ai volontari e all’assistenza del personale infermieristico e assistenziale specializzato, i nonnini sono seguiti con cura e coinvolti in varie attività.

La storia


Il ricovero per anziani nacque da un’idea di don Adelmo “Armando” Moretti, parroco per 25 anni della parrocchia. Nel novembre 1968 chiese all’amministrazione comunale di poter utilizzare i locali del vecchio asilo in disuso come casa di riposo. La domanda non fu accolta, ma il testardo sacerdote non si diede per vinto, anche se nel 1972 lasciò la parrocchia, per andare a prestare servizio presso la cappella del cimitero urbano di Cesena. A sostituirlo giunse don Alberto Fusai, per 10 anni, e poi don Giuseppe Calandrini. Il progetto iniziò a prendere consistenza quando i familiari del celebre liutaio, originario di Sant’Angelo, Arturo Fracassi, decisero di donare i loro beni alla parrocchia di Sant’Angelo, perché fossero usati per la costruzione di una casa di riposo. Don Armando raccolse i risparmi del suo servizio al cimitero di Cesena e nel 1989 si costituì un comitato “pro erigenda” casa di accoglienza e fu affidato l’incarico della progettazione all’ingegnere Ermanno Giovannini, di Savignano ma con origini santangiolesi, che preparò il progetto gratuitamente. Così nel 1992 fu posata la prima pietra, alla presenza del vescovo Gianfranceschi e del sindaco OrnelliLa ditta appaltatrice “Mcf di Frini Davide” terminò l'anno dopo la parte grezza. Il comitato fece poi completare l’opera in economia, affidando i lavori a una piccola ditta santangiolese, la “Edilvin di Vincenzi, Venturi e Zammarchi”. Il 14 aprile 1996 ci fu la cerimonia d’inaugurazione dopo poche settimane, il 1° giugno, si spalancarono le porte ai primi ospiti, alla presenza di tre suore di San Paolo di Chartres, alle quali fu affidato il compito di dirigere la vita della casa, assieme al personale de “Il Cigno”, con alcuni volontari dell’associazione. La gestione della “Arturo Fracassi” fu affidata all’associazione “Angela Rosa Moretti” onlus e 1° gennaio 2001 alla nuova “Associazione parrocchiale A.Fracassi onlus”. Fu classificata dall’Ausl come casa protetta per anziani non autosufficienti e dal 2003 le suore lasciarono e l’assistenza fu affidata interamente alla cooperativa “Il Cigno”. Oggi il presidente è l’arciprete don Marco Muratori.

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