Gambettola: edizione da record per la Mostrascambio

Edizione record per la Mostrascambio e le belle cose del passato mettono tutti d’accordo, anche i politici. Si è chiusa con il botto la 68ª edizione della Mostrascambio, con l’arrivo di tantissimi visitatori da varie parti d’Italia. Per due giorni frotte di persone sono andate a rovistare in mezzo all’oggettistica o a lustrarsi gli occhi tra i mezzi d’epoca. Tra gli 800 stand c’erano anche espositori in turbante, oppure rivenditori di cimeli con simboli nazi-fascisti risalenti alla seconda guerra mondiale. Ma anche stand per raccolte benefiche, come quella del Lions club del Rubicone per la dislessia.
Eccezionali mezzi d’epoca
In mostra nella piazza Foro Boario, quella vicino al monumento allo straccivendolo, vari veicoli rari di decenni fa, come un super camion di oltre 90 anni, reduce dalla Campagna d’Africa, o una Chevrolet degli Alleati, che risalendo la Penisola poi è rimasta in zona ed è stata restaurata, senza finire nelle presse delle fonderie come per tanti altri mezzi militari. Piaciute le moto d’epoca del passato e le auto dell’Alfa Romagna club. Grande interesse per i trattori Venieri, raccolti dal collezionista locale Achille Ventrucci, tra cui un antico mezzo del 1951: «Sono mezzi unici - ha illustrato Nino Venieri, giunto da Lugo (Ravenna) appositamente a Gambettola - alcuni costruiti da mio padre Carlo e altri da mio zio Ferdinando Venieri. Mezzi dove spesso si utilizzavano anche motori smontati da carri armati».«Abbiamo esposto un camion Fiat 634 del 1932, 1° serie, utilizzato nella guerra in Eritrea e altre zone dell’Africa - ha rivelato Giuseppe Nicoloso giunto da Imola e coordinatore dell’associazione Circolo italiano camion storici “Gino Tassi”, che era la prima volta che l’associazione è venuta a Gambettola - Questo mezzo era soprannominato il “Carnera” o l’ “Elefante d’Africa”, un diesel 8.000 di cilindrata. Poi per 50 anni è stato adattato e utilizzato in Emilia-Romagna». Una Chevrolet canadese è stata invece esposta dal collezionista Ignazio Demola, arrivato appositamente da Brindisi guidando il mezzo «Sicuramente - scherza - con la mia andatura lenta non ho preso nemmeno un autovelox».