Gambettola, compagnia De Bosch torna per i 50 anni: doppio sold out

Archivio

Ressa per partecipare al 50° anniversario della Compagnia De Bosch, già programmato e poi annullato a settembre. Ma ora anche due date tutte nuove non bastano più. I gambettolesi rimasti “fuori” sperano che ce ne possa essere una terza, ma al momento non è prevista, per la compagnia dialettale che si è sciolta e torna una tantum.

Due estati fa arrivò l'annuncio che la compagnia dialettale De Bosch veniva sciolta. Dopo 48 anni di spassose recitazioni il gruppo cessava la propria attività teatrale in dialetto. La compagnia era formata da sei elementi, oggi tutti in pensione, ma che oltre a fare gli attori hanno svolto altre attività: Leo Bartolini maestro ceramista, Leonarda Baldacci infermiera, Luigi Vernocchi detto “Gigetto” dipendente, Pier Paolo Golinucci detto “Veloce” dipendente, Riccardo Pascucci artigiano delle tele stampate, Luisa Valentini insegnante. Una compagnia nata quasi per gioco, in parrocchia a Gambettola, dove i componenti a poco più di 18 anni d'età erano catechisti e facevano già degli sketch per divertire i bambini della dottrina. Poi l'idea di costituirsi in compagnia dialettale.

«Frequentavamo tutti la parrocchia di Gambettola ed eravamo tutti amici d'infanzia - ricordano i componenti della compagnia De Bosch - Le scenette sono nate quasi per caso. Poi ci siamo lanciati e abbiamo girato in lungo e in largo la Romagna. Negli anni del boom facevamo anche 90 serate in un anno. Siamo stati chiamati nelle feste di paese e in ogni luogo dove c'era bisogno di sana allegria. Ma non ci pesava, anzi cominciavamo a ridere tra di noi quando ci ritrovavamo prima della partenza e continuavamo a scherzare e ridere fino al ritorno a Gambettola dopo l'una di notte. Abbiamo inventato 13 farse. Nell'anno del Covid la decisione di smettere».

La decisione rattristò i fans. Ma i sei gambettolesi promisero che per il loro 50° anniversario di attività si sarebbero ricompattati per una ultima performance. Si doveva svolgere durante la festa parrocchiale di inizio settembre scorso, ma il Covid ci ha messo ancora lo zampino e l'appuntamento saltò. «La sindaca di Gambettola ci ha chiesto di recuperare quella data per la fiera della canapa - riferiscono - e abbiamo acconsentito. Quindi abbiamo fissato per sabato 26 novembre». Ma non si aspettavano che i 200 posti del teatro parrocchiale Fulgor (biglietto 10 euro con incasso in beneficenza) in poche ore andassero sold-out. «Allora abbiamo pensato di raddoppiare lo spettacolo rifacendolo anche la domenica 27 novembre». Ma anche in questo caso i 200 posti sono andati di nuovo a ruba in poche ore. «Non ci aspettavamo una simile richiesta ma dobbiamo dire stop».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui