Gambettola, a maggio riapre il distributore di metano

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Il ritorno dello storico impianto di metano. Metanopoli riaprirà l'8 maggio. Era chiuso dal 31 ottobre scorso, lasciando “orfani” tanti affezionati clienti. L'impianto di erogazione metano di Gambettola, situato in via Malbona 13, una traversa della provinciale Montanari (la strada che unisce Gambettola a Gatteo), ha funzionato per oltre mezzo secolo. Era stato aperto nell'estate 1972 dai due soci pionieri Quinto Gridelli e Giancarlo Faenza. I due, che avevano all'epoca 30 e 20 anni, ebbero l'intuizione di trasformare un podere in una moderna area per il rifornimento di metano. Quinto Gridelli è scomparso, mentre Giancarlo Faenza si gode la meritata pensione. Così nel tempo sono subentrati i figli e i nipoti delle due storiche famiglie. «Aprimmo nel 1972 - ricorda Faenza, 83 anni ben portati - ma era da due anni prima che lavoravamo al progetto. Ci piaceva l'idea di portare il metano anche a Gambettola, in un momento in cui c'era solo a Cesena e a Santarcangelo, ma lo si andava a prendere di notte. All'inizio non fu facile, comprammo il podere e abbattemmo la vecchia casetta per edificare le nostre strutture. Di originale di allora è rimasto solo un palo di legno, rimasto lì oltre mezzo secolo per indicare un tubo a terra. Il metano lo servivamo dalle 6 di mattina alle 22 di sera. Poi si partiva per Ravenna o Misano Adriatico per andare a prendere nuovi quantitativi con dei carri bombolai. Praticamente non staccavamo mai. Il mio socio aveva una licenza del 1957 come benzinaio e utilizzammo quella per l'impianto». Di fianco all'impianto per tanti anni c'è stata anche una grande voliera con un centinaio di uccelli tipici e canterini: «La gente veniva a fare il pieno e si riempiva gli occhi con quella voliera piena di uccelli colorati e molti anche strani perché esotici. Purtroppo una notte tagliarono la rete e ci rubarono tutti i costosi volatili e la voliera è rimasta vuota». Dopo aver registrato code chilometriche con automobilisti da varie parti della Romagna per il miglior prezzo in commercio, a novembre scorso arrivò la scadenza del contratto e l'impossibilità di proseguire con i nuovi prezzi esorbitanti. Così la storica colonnina del metano è stata costretta ad alzare bandiera bianca. Alla scadenza del contratto Eni aveva chiesto il triplo del costo delle forniture. In questi giorni fervono i preparativi per riaprire, tra cui una generale rinfrescata delle strutture in colore azzurro. «In mezzo secolo non avevamo mai chiuso – affermano gli attuali soci – Ogni anno chiudiamo solo 5 giorni per le feste maggiori. Poi questi mesi di chiusura forzata. Ora siamo felici di ripartire e i gambettolesi, sollevati dalla notizia del ritorno, ci stanno incoraggiando. Il contratto con Snam-Eni è terminato definitivamente e non ci hanno fatto offerte degne. Ma abbiamo trovato una nuova collaborazione con il gruppo Tea Energia, un'azienda municipalizzata di Mantova». Dall'8 maggio gli orari di apertura saranno tutti i giorni feriali dalle 7 alle 19,30, invece i festivi dalle 7 alle 12. Il prezzo si saprà solo all'apertura, ma è atteso comunque competitivo come nella migliore tradizione dell'impianto gambettolese.

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