Frantoio Valsanterno, un nuovo corso per la filiera dell'olio

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Cambia la gestione e cambiano gli obiettivi al frantoio imolese, ora Frantoio Valsanterno, che ha appena concluso la prima campagna olivicola del nuovo corso. A rilevarlo, dopo che nel 2004 lo aveva fondato la famiglia Rossi, il frantoio, per il momento l’unico nella provincia di Bologna, sono stati quattro imprenditori di Imola e Bologna: Valter Marcolini del Bolognese che ha il ruolo di presidente, Vanni Angeli imolese e già olivicoltore per passione, Matteo Gentili ed Ermanno Rocca, olivicoltore titolare dell’azienda agricola biologica Bonazza di San Lazzaro in prima linea per l’ottenimento della certificazione per l’olio dei colli bolognesi. Il Frantoio Valsanterno giocherà quindi un ruolo strategico nell’iter per ottenere la certificazione Igp (Indicazione geografica protetta) “Olio dei Colli di Bologna”, obiettivo della rete d’imprese “Olio Extravergine Felsineo”, insieme a una rete di una dozzina di altre aziende agricole compreso Palazzo di Varignana a Castel San Pietro. «Per procedere su questa strada – spiega il presidente Valter Marcolini –, una delle condizioni era proprio quella di avere un frantoio e continuare la storia di questa attività, che negli anni aveva coinvolto tanti produttori del territorio che nel tempo fra l’altro sono cresciuti considerevolmente, ci è parsa la cosa giusta».

La prima raccolta e i nuovi oli

Il frantoio è circondato da 6 ettari di uliveto con tremila piante di cui duemila effettivamente produttive di varietà leccino, frantoio, ghiacciola e nostrana più un campo di sperimentazione. Ne deriveranno due nuove etichette, un blend Valsanterno di frantoio raccolte con invaiatura al 70%, più una selezione, in quantità limitata, un centinaio di litri oggi già in cisterna da confezionare, e in bottiglie da 250 e 500 cl, di “Monte di Nola” solo da olive ghiacciola e nostrana raccolte per prime a inizio ottobre. Una raccolta, quella appena conclusa, che è stata più scarsa rispetto all’anno passato, ma che promette bene in fatto di qualità. I nuovi prodotti verranno presentati nel corso della mostra-mercato di produttori del territorio “Olimola” che si svolgerà nell’ambito del Baccanale sabato 20 novembre dalle 9 alle 19 in centro storico.

Rete di olivicoltori

A lavorare in frantoio, oggi, è uno staff di persone giovani, molte delle quali sono donne, che utilizzano al meglio i macchinari di pressatura preesistenti e hanno introdotto anche alcune novità, a cominciare dalla filtrazione e anche dallo spazio dedicato alla vendita e, in un futuro prossimo, alle degustazioni dei prodotti. L’obiettivo del nuovo frantoio, da cui arrivano anche molti piccoli produttori dalla Romagna e non solo dall’Emilia dove resta unico in tutta la provincia di Bologna, è incentivare la rete di conferitori. «E col tempo fornire anche nuovi servizi, dalla formazione dei frantoiani e degli olivicoltori stessi –spiega Marcolini –, lo scopo è mettere in retee tutto quello che serve alla filiera dell’olio e far sì che cvi si senta tutti parte di una medesima filiera».

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