Forza 4: la Romagna di Serie B torna felice e vincente

Una domenica da incorniciare. Era dall’8 dicembre, infatti, che la Romagna non festeggiava 4 successi su 4 fra le nostre formazioni cadette. Quello, tra l’altro, era un giovedì e il calendario diede una bella mano alla Romagna, con Imola impegnata a Civitanova, Cesena e Faenza in casa (rispettivamente con Roma e Giulianova) e Rimini al Flaminio contro Senigallia. Quasi 3 mesi dopo, con la sosta e il Covid di mezzo, tutta la Romagna è tornata a cantare e questa volta con 4 vittorie pesantissime. Quasi cruciali.

Giusto partire da Rimini, che ha stritolato una Roseto sempre pericolosissima, seppur in fase calante fra infortuni e calo di condizione. La squadra di coach Ferrari ha lanciato un messaggio chiaro a tutti il campionato: chi vuole salire in A2 dovrà vedersela con Rinaldi e compagni. Fra l’altro aver ribaltato la differenza canestri permette alla Rbr, dando un’occhiata pure al calendario, di mettere nel mirino gli abruzzesi per il 1° posto, che a questo punto diventa fondamentale. Significherebbe infatti evitare Agrigento nel tabellone playoff, non portarsi dietro Ancona (principale candidata alla terza piazza) dal proprio e poi godere del fattore campo per tutta la post-season. L’effetto Flaminio si è potuto toccare con mano domenica scorsa e man mano crescerà, aumentando l’importanza delle partite e la capienza disponibile per le misure anti-Covid.

Un altro palazzo dove il tifo si sente eccome è tradizionalmente il Ruggi e lì l’Andrea Costa ha centrato, ai danni di Montegranaro, un successo che ne certifica sostanzialmente la salvezza anticipata. A inizio stagione evitare i playout sembrava quasi impossibile e ancora di più raccogliere 26 punti … beh, mancano 9 partite e quella quota Imola l’ha già raggiunta. Merito del grande lavoro di un coach come Federico Grandi, sotto contratto fino al 2023, e che ora la dirigenza vorrebbe blindare fino al 2025. Merito dell’eccezionale rendimento di una Squadra con la S maiuscola, nella quale Carnovali, Cusenza e Trentin, solo per citarne alcuni, hanno rifiutato le vantaggiose proposte economiche di Faenza, Cesena e altri club, pur di restare in biancorosso.

Il viaggio nella Romagna prosegue con i Tigers, che hanno allontanato lo spettro playout battendo addirittura la Kienergia Rieti. Con questo fanno ben 3 successi ai danni dei club di Rieti (2 contro la Real Sebastiani), un bottino pesantissimo che conferma il valore del roster bianconero. Del resto tutte le volte che Cesena si è trovata davvero con le spalle al muro … ha reagito e vinto. Questo deve far riflettere dirigenza e staff tecnico sull’approccio al lavoro settimanale e alle partite del gruppo, perché si poteva e doveva fare di meglio. Il tempo, comunque, per lasciare un buon ricordo a tutta la tifoseria c’è ancora e andrà sfruttato.

Discorso simile per Faenza, che maltrattando la Luiss si è rimessa in moto e adesso, con 3 partite da recuperare (2 derby compresi), può dare l’ultimo disperato assalto alla zona playoff. La dirigenza dei Raggisolaris ha fatto di tutto per aumentare la potenza di sparo a disposizione dei propri coach, pescando prima Aromando e poi Molinaro e senza il no, un po’ a sorpresa, di Carnovali avrebbe buttato dentro il tanto atteso esterno con punti nelle mani. Il problema, molto d’ordine mentale e meno tecnico (manca forse un play vero), si può guarire solo con le vittorie e i Raggi hanno tutti i mezzi per raggiungere quell’obiettivo che, forse, dopo aver alzato la Supercoppa era apparso addirittura scontato. Purtroppo in questa vita stiamo tutti scoprendo quotidianamente che di scontato non c’è davvero nulla.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui