ForlìMusica: la Maderna con Marco Boni e Boris Belkin

Si alza il sipario questa sera dalle 21 al teatro Diego Fabbri di Forlì sul nuovo concerto proposto da ForlìMusica. L’ultimo evento della programmazione primaverile vede in scena l’Orchestra Maderna insieme al violinista Boris Belkin, la direzione è affidata a Marco Boni, uno dei più noti e raffinati direttori italiani per quanto riguarda il repertorio per orchestra da camera. Boni collabora regolarmente comunque anche con orchestre sinfoniche, tra le quali quella del Comunale di Bologna a cui presta la sua opera da oltre 10 anni. Nel 2012 è stato nominato direttore onorario dai membri della Royal Concertgebouw Orchestra con cui ha realizzato numerose registrazioni tra le quali l’interpretazione storica dei “Quartetti op. 95” di Beethoven e di “La morte e la fanciulla di Schubert”, orchestrati da Gustav Mahler. Violoncello solista e fondatore dei Virtuosi Italiani negli anni Ottanta, ha diretto successivamente numerosi concerti dell’ensemble in Italia, in Svizzera e al Festival di Turku in Finlandia: in quell’occasione ha inciso in world première i concerti di Nino Rota per pianoforte per la casa discografica Chandos. Sempre negli anni Ottanta ha registrato nel ruolo di violoncello solista “Le quattro stagioni” di Vivaldi per la Decca con i Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Riccardo Chailly e Franco Gulli. Vent’anni dopo poi è stato invitato dagli stessi Filarmonici a registrare il medesimo repertorio in qualità di direttore. È inoltre docente dal 2010 di Direzione d’orchestra alla Accademia pianistica di Imola “Incontri col maestro”.

Bambino prodigio, il moscovita Boris Belkin ha fatto la sua prima apparizione pubblica a sette anni con Kirill Kondraši. Ancora studente si è esibito in tutta l’Unione Sovietica insieme alle più importanti orchestre nazionali e nel 1973 ha vinto il primo premio al Concorso nazionale sovietico per violinisti. Nel 1974 è emigrato in Occidente e da allora si è esibito in tutto il mondo con le maggiori orchestre e con i più noti direttori come Mehta, Bernstein, Maazel, Aškenazi, Muti. Attualmente insegna alla Musikhoschschule di Maastricht e dal 1986 tiene uno dei corsi di violino all’Accademia Musicale Chigiana di Siena.

In programma, di Bruch, “Scottish fantasy op. 46” e di Brahms la “Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 73”.

Biglietto: 15-3 euro. M.T.I.

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