Forlimpopoli. La Festa Artusiana torna al passato

Una “Festa artusiana», quella del 2023, che guarda alle origini e al futuro ma incrocia anche una riflessione sul cibo e sulla salute ormai irrinunciabile. La 27ª edizione della celebrazione in nome del grande Pellegrino Artusi (dal 24 giugno al 2 luglio) «vede infatti un ritorno al passato – chiarisce l’assessore alla Cultura Paolo Rambelli – con i cittadini che stanno chiedendo di poter portare i tavoli davanti alle case, come una volta». Allo stesso tempo, si guarda avanti, e in molte direzioni diverse: «in una capitale gastronomica – sottolinea l’assessore regionale Andrea Corsini – che coltiva i tratti identitari della nostra regione, frutto di una cultura in grado di coinvolgere l’intero territorio e farsi conoscere anche all’estero». Una delle sfide sarà ridare un tetto, seppure simbolico, a tre esercizi chiusi dall’alluvione che a Forlimpopoli potranno riprendere le loro attività, ricorda Milena Rossi, dirigente del Settore Cultura. Spazio al molto amato “show cooking” nella corte della Rocca grazie alla collaborazione con l’Associazione Cuochi Artusiani Forlì-Cesena e con CheftoChef EmiliaRomagnaCuochi. Un’altra alleanza preziosa è quella con Onaf, l’Associazione nazionale assaggiatori formaggi, per degustazioni e racconti sulla cultura casearia italiana. Si parte poi, il 24 giugno, con il convegno “La cucina italiana e la candidatura Unesco”, «una prospettiva realistica – commenta Laila Tentoni, presidente di Casa Artusi – per quanto riguarda la cucina italiana, nelle sue tante declinazioni raccontate anche da Pellegrino Artusi. Casa Artusi avrà modo così, durante il convegno e nella “Festa”, di condividere le narrazioni di cui è protagonista nel mondo durante tutto l’anno». Gli “Aperitivi a Corte di Casa Artusi” saranno inaugurati quindi domenica 25 giugno da Luca Cesari, autore del libro “Storia della pizza da Napoli a Hollywood”. Il Fossato della Rocca tornerà a ospitare il palco dei ragazzi e ci sarà animazione lungo le vie grazie agli artisti di strada, inoltre si terranno laboratori gratuiti con i mattoncini Lego alla mattoncinoteca comunale, mentre per appassionati e curiosi tutte le sere saranno aperte le porte del Museo archeologico. «È una festa, la nostra, che ha attraversato molte epoche – commenta la sindaca Milena Garavini – adattandosi anche alle difficoltà: questo le permette di mantenere un filo che la identifica. Si parla di cibo, certo, con gli oltre trenta ristoranti, i convegni, le dimostrazioni, ma anche di convivialità, di gioia, del piacere di stare insieme, di coraggio, positività e solidarietà, valori della nostra città e del nostro territorio, che anche le ultime, tragiche, vicende, hanno messo in luce: e che tutta l’Italia riconosce alla Romagna». Tutte le informazioni su www.festartusiana.it.

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