Forlì. Violenze a moglie e figlia, medico a processo

Maltrattamenti in famiglia, minacce di morte alla moglie e stalking. Sono le accuse contestate a un medico forlivese 40enne rinviato ieri a giudizio dal giudice per le udienze preliminari Ilaria Rosati. Una situazione familiare complicata che va avanti da anni. A far partire le indagini è stata la moglie dell’uomo, di 34 anni, spaventata del fatto che le violenze verbali coinvolgevano direttamente anche la figlioletta della coppia di 7 anni, spettatrice delle invettive del padre. La situazione era precipitata già dal 16 ottobre 2021 quando i Carabinieri erano intervenuti nella casa della donna richiamati dalla 34enne per i comportamenti violenti del marito. In quell’occasione l’uomo si era allontanato prima dell’arrivo dei militari, ripresentandosi dopo qualche giorno con gli agenti della Squadra Mobile, ai quali aveva però raccontato un’altra storia, cioè di essere stato cacciato senza motivo. A svelare la sua bugia la diffida ottenuta dall’avvocato della donna, Andrea Romagnoli di Forlì, con la quale si intimava all’uomo di non tornare in casa e nella quale si esprimeva la volontà della donna di attivare la procedura di separazione. Nonostante questo il medico non ha accettato la separazione dalla moglie e ha iniziato a mantenere condotte penalmente rilevanti, tanto da spingere la 34enne a presentare alla Procura della Repubblica di Forlì denuncia-querela per tutelare l’incolumità propria e della figlia. Un’indagine da Codice rosso, condotta dal sostituto procuratore Laura Brunelli. Insulti, violenze anche fisiche verso la donna alla quale il medico faceva mancare anche il mantenimento economico alla figlia minorenne, minacciando la moglie in caso avesse intrapreso un’altra relazione sentimentale. Il medico, tutelato dall’avvocato Gianluca Malavasi di Bologna, per difendersi aveva presentato una serie di controdenunce contro moglie e suocera per calunnia, estorsione in concorso, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone, violenza privata, sostituzione di persona e truffa, tutte accuse archiviate dalla procura. Nel settembre 2022 la donna aveva presentato un’altra denuncia per un’aggressione perpetrata dall’uomo ai suoi danni in occasione di un incontro per il prelevamento della figlioletta, episodio avvenuto in un parco giochi davanti ad altri bambini e condito da gravi minacce di morte. Nella circostanza la donna si era recata al pronto soccorso di Forlì per le cure del caso. Veniva aperto dunque un secondo procedimento a carico dell’uomo per maltrattamenti in famiglia e lesioni. Ieri l’udienza davanti al giudice dell’udienza preliminare Rosati che ha deciso di riunire i due fascicoli. L’uomo è stato rinviato a giudizio. Il processo inizierà il 15 novembre, intanto la donna si è costituita parte civile.