Forlì. Villa Serena, si rinnova il blocco operatorio

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Si rinnova il blocco operatorio di Villa Serena, la clinica del Gruppo Ospedali Privati Forlì, e da qualche giorno i pazienti che si affidano alle equipe chirurgiche di via del Camaldolino possono avvalersi di locali ancora più funzionali e attrezzature di ultima generazione. L’intervento ha riguardato una riorganizzazione degli ambienti a supporto delle tre sale operatorie con un ampliamento dello spazio destinato allo stoccaggio del materiale sterile per supportare l’intensa attività chirurgica della struttura e consentire agli utenti dell’intera Area vasta Romagna un più rapido accesso ai percorsi chirurgici, riducendo così i tempi di attesa. Si è provveduto anche ad ottimizzare l’ambiente dedicato all’osservazione breve intensiva del paziente nella fase di risveglio, nell’ottica di una maggiore sicurezza per l’utente. Inoltre l’Ausl Romagna ha chiesto ed ottenuto di poter utilizzare il comparto chirurgico di Villa Serena in una prima fase, inviando i propri chirurghi, e successivamente affidando (previo consenso) al gruppo Ospedali Privati Forlì i pazienti inseriti nelle loro liste d’attesa. Sono state adottate anche nuove attrezzature per la ventilazione meccanica (una per ogni sala operatoria) e nuovi display modulari. Infine, il blocco operatorio si è dotato anche di nuove apparecchiature per la chirurgia mininvasiva laparoscopica e artroscopia. Un investimento complessivo da 300mila euro che si inserisce all’interno di un programma di ricerca e sviluppo sul fronte della diagnosi e della cura del paziente, specie per ciò che riguarda i trattamenti chirurgici che ogni anno per il Gruppo sono 7.200 (il 70% a Villa Serena). «Con l’ottimizzazione del blocco operatorio di Villa Serena – afferma Stefano Foschi, direttore amministrativo del Gruppo – intendiamo migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza per i pazienti che devono affrontare un intervento chirurgico e per i quali prevediamo un percorso che va dalla fase pre-operatoria fino al recupero successivo. Nonostante oggi anche le nostre strutture sanitarie siano sottoposte ad un significativo incremento (in media del +300%) delle spese per effetto dei rincari energetici, non è pensabile ridurre il percorso di miglioramento dell’assistenza sanitaria ai pazienti: per questo abbiamo scelto anche nel 2022 di effettuare investimenti in servizi, attrezzature ed interventi di ottimizzazione, come già negli altri anni, mantenendo immutato il budget dedicato, pari circa a 3 milioni di euro».

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