Forlì. Valditara a scuola ai Romiti, presidio della Cgil

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara questa mattina sarà a Forlì per una visita all’istituto comprensivo 5 dei Romiti, quartiere messo in ginocchio dall’esondazione del fiume Montone. L’arrivo del ministro, però, fa scattare la mobilitazione dei sindacati, tanto che la Cgil in contemporanea ha organizzato un presidio nella zona antistante il plesso scolastico di via Sapinia. «Invitiamo a manifestare in modo pacifico, civile e democratico tutti coloro che sono contrari alle decisioni contenute nell’ultimo decreto che prevede interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali - spiegano i segretari della Flc Cgil Forlì e Cesena, Pier Francesco Minnucci e Sara Errani -, specie per le decisioni che riguardano la scuola che sono sbagliate nei tempi e nelle modalità». Solo qualche giorno fa, a ridosso dell’avvio degli esami di terza media e di quinta superiore, il Governo ha stabilito di far sostenere agli studenti dei comuni alluvionati un’unica prova orale, togliendo per quest’anno le prove scritte e per le quali le stesse scuole si erano già organizzate nonostante l’emergenza in corso. «Il provvedimento, se calibrato meglio e dopo una puntuale ricognizione sulla condizione delle scuole del nostro territorio, avrebbe potuto agevolare gli studenti con un segnale di attenzione e invece risulta essere intempestivo, forzato, di dubbia efficacia e costringe le scuole a rimettere in discussione quanto già definito e a riorganizzarsi in pochissimi giorni - proseguono i sindacalisti -. Per l’adozione di queste misure straordinarie c’era tutto il tempo». Ma non è tutto. «Ancora una volta si interviene in modo burocratico, a tempo già scaduto, dopo il termine delle lezioni, a scrutini già svolti, senza considerazione per il lavoro delle scuole e di chi le frequenta, imponendo in modo generalizzato una modalità di svolgimento degli esami di stato che rischia di essere vissuta come una mortificazione e non una reale necessità» concludono Minnucci e Errani. Quella del Governo è una scelta discutibile anche per Cisl Romagna: «Si tratta di un provvedimento che è stato emanato inaspettatamente, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, oltre ad essere inopportuno e forzato che mette in discussione tutto il lavoro già svolto, obbligando docenti e studenti a una riorganizzazione in tempi estremamente ristretti. Sarebbe stato diverso e più adeguato dare alle singole scuole, nell’ambito della loro autonomia, la possibilità di scegliere, qualora ve ne fosse stato bisogno, una semplificazione o una valutazione diversa, esaminando attentamente ogni singolo caso. Chiediamo venga riconsiderata la decisione, coinvolgendo le organizzazioni sindacali nel processo decisionale. La nostra priorità è tutelare il diritto allo studio degli studenti e garantire il rispetto del lavoro svolto dalle scuole colpite dall’alluvione, che si sono adoperate con impegno e dedizione per affrontare le difficoltà che si sono presentate lungo il percorso». All’incontro con il ministro Valditara sono attesi anche il sindaco Gian Luca Zattini, il presidente della Provincia Enzo Lattuca, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari e il provveditore Mario Maria Nanni.