Forlì. Vaccini in netto calo, da 1.800 a 150 al giorno

Il vaccino ci avvicina, se non ancora all’uscita definitiva dal lungo tunnel della pandemia, almeno a intravederne realmente lo sbocco. Sino al punto di non avere più bisogno del suo aiuto? No, fughe in avanti di tale portata il responsabile della Direzione infermieristica e tecnica dell’azienda sanitaria forlivese, Andrea Galeotti, non si azzarda a farne, ma sulla necessaria cadenza annuale delle somministrazioni per tutti di cui tanto si era parlato tra dicembre e gennaio, frena. «Dipenderà da quale sarà la progressione estiva dei contagi, ma se non interverranno scossoni non credo sarà necessario somministrare la quarta dose ad altre categorie di persone a parte gli immunodepressi che possono accedere liberamente ai nostri centri da inizio mese – dichiara –. Forse neppure noi operatori sanitari saremo costretti, vedremo quale sarà l’evoluzione del virus, ma di sicuro andremo a ridurre progressivamente la nostra attività sino a rendere la vaccinazione un’offerta standard di profilassi della sanità pubblica».

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