Forlì, un teatro Testori che fa ricerca per pubblico e scuole

È un programma più fitto ancora del solito, quello che il teatro Giovanni Testori annuncia per il 2023/24. Incoraggiati dal successo dell’anno passato, con un incremento di presenze del 30%, e da un robusto contributo da parte del Comune, Giuditta Mingucci, direttrice artistica del teatro, e Gianluca Balestra, presidente di Elsinor centro di produzione teatrale, annunciano infatti oltre alle stagioni ammiraglie altri eventi e laboratori che sviluppano o innovano esperienze pregresse. Non ultimo, il teatro di via Vespucci si avvia a realizzare lavori di efficientemente energetico grazie ai fondi del Pnrr, «diventando sempre più in questo modo – sottolinea Balestra – uno spazio privato urbano, aperto al pubblico di Forlì e in costante collaborazione con realtà come Accademia Perduta/Romagna Teatri che propongono scritture sulla cultura del nostro tempo».
Il Testori è sempre più «spazio comune di ricerca e formazione per artisti e pubblico – commenta Mingucci – in una relazione di reciproca ispirazione e stimolo. La sua natura è quella di una fucina creativa, un laboratorio attivo e in costante crescita in un intreccio di percorsi che forma un progetto di respiro ampio in grado di dialogare e interagire con l’ideazione del nuovo».
Fiore all’occhiello, la rassegna “Le domeniche per le famiglie” che inizia con una doppia programmazione, “Cosa bolle in pentola” di Michele Cafaggi accompagnato dall’orchestra giovanile di Accademia Inarte (4 novembre, ore 20.30 e 5, ore 16). E ci sarà anche una proposta per i bimbi da 1 a 4 anni, “Una storia sottosopra”, di La Baracca Testoni Ragazzi (febbraio 2024). Sono tre le produzioni di Elsinor per la prosa: “Family, a modern musical comedy” di Gipo Gurrado (14 dicembre), “6 personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello diretto da Michele Sinisi (25 febbraio) e “Edipo a Colono” di Sofocle diretto da Gigi Gherzi (21 maggio). Legati al Premio Inbox sono invece “Rimini” del Gruppo Rmn, finalista nel 2022 (16 novembre) e il 9 marzo “Sid. Fin qui tutto bene”, vincitore nel 2023, con Alberto Boubakar Malanchino e la musica di Ivan Bert e Max Magaldi. Conclusione, l’11 aprile, con I Fratelli Dalla Via e il loro “Sbum, yes we cake”, Premio Eolo 2023.
Ma le porte del Testori si aprono già il 30 settembre con una maratona di 3 spettacoli legati alla serie podcast “C’è vita nel grande nulla”, scritta da Johnny Faina (Nicolò Valandro) e Gianluca Dario Rota, risultata nel 2023 miglior podcast fiction ai “Podcast Italian awards”. Inoltre, il 18 novembre Arca Azzurra presenta la lettura scenica “Il barone rampante” e il 16 e il 17 dicembre di Elsinor e Accademia Inarte è “Un canto di Natale”.
Proseguono le collaborazioni nei progetti europei “Playon!” e “Connectup”, “I teatri della salute” con “Binari” di Compagnia Alcantara a cura di Centro Diego Fabbri e Ater (28 novembre), la “Scuola del teatro” e i laboratori per studenti e docenti, oltre a quelli open, mentre continua anche la collaborazione con (S)blocco5 per la seconda edizione di “Lucy”, festival di arti performative e linguaggi della scena contemporanea technologically oriented.
«Il centenario della nascita di Giovanni Testori – conclude l’assessore alla Promozione culturale, Valerio Melandri – darà occasione di una proficua collaborazione anche con Casa Testori e con il nipote del drammaturgo, Giuseppe Frangi. Il tutto in un teatro che fa ricerca senza dimenticare il pubblico, anzi entrando nelle scuole e gettando uno sguardo non autoreferenziale sulla modernità».
Info: 0543 722456