Forlì. "Troppe promozioni prima dei saldi danneggiano i negozi"

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La fine delle feste natalizie segnerà l’inizio dei saldi invernali: il 5 gennaio, infatti, prenderanno il via anche in Emilia Romagna le vendite di fine stagione. La caccia agli affari nei negozi cittadini è uno degli appuntamenti più attesi dai consumatori ma le liquidazioni spinte dal marketing importante dall’estero rischiano di creare confusione tra gli acquirenti e danneggiare gli imprenditori: «I saldi invernali – afferma in una nota Fismo Confesercenti Forlì, la federazione dei negozi specializzati in moda – rischiano di essere diluiti dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti - celebrato nel Regno Unito e in altri paesi del Commonwealth - che inizia proprio il 26 dicembre. Una valanga promozionale che rischia di disorientare i consumatori e travolgere l’evento dei saldi invernali, danneggiando gli imprenditori che correttamente aspettano il giorno previsto per dare il via alle vendite di fine stagione. A tutto vantaggio soprattutto dei grandi marchi e delle piattaforme web, ma anche di qualche negozio del retail fisico, che hanno già iniziato a bombardare d’offerte i consumatori». Dopo avere importato il Black Friday, adesso arrivano dunque anche i Boxing Days. Una strategia che ha fortemente diminuito, nel corso degli ultimi anni, l’effetto richiamo dei saldi sui consumatori. A pagare il conto più alto sono soprattutto la rete dei negozi di abbigliamento fisici, per i quali i saldi valevano fino a qualche anno fa fino al 30% del fatturato annuale. «Purtroppo, quella delle vendite con sconto è diventata pratica commerciale diffusissima – continua Confesercenti –, con cui si cercano di mantenere i volumi perduti in questi anni di difficoltà. La pratica, però, di fatto penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive. Ma per i saldi tradizionali i consumatori da sempre premiano i negozi di vicinato dei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. Infatti, la spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione. Dobbiamo fermare la confusione: bisogna rivedere le regole per garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione».

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