Forlì. Tornano i carri di carnevale a Vecchiazzano

Vecchiazzano è pronto per il suo Carnevale, quello della ripartenza e punta sempre di più sulla partecipazione dei giovani. Domani i carri inizieranno la loro sfilata alle 14.30 con partenza dall’ufficio postale di via Castel Latino. Tutti sfileranno in un corteo di festa per poi sostare fino alle 19.30 nel centro del quartiere dove intrattenimenti vari animeranno la giornata. «Vogliamo divertirci – spiega il Comitato di quartiere, organizzatore della festa – e faremo in modo che la manifestazione si svolga nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza vigenti». Ci sarà anche uno spazio con animazioni per i bambini più piccoli, un’area disco con dj set per gli adolescenti e un’area ristoro per tutti. «Lo spirito che accomuna tutti è quello dell’aggregazione – commenta il Comitato – perché il quartiere è una comunità e crediamo nella partecipazione». Quello del Carnevale di Vecchiazzano è un percorso lungo e che nel corso degli anni ha dovuto affrontare alcuni ostacoli. «Dopo un lungo periodo di sosta – prosegue il Comitato – durato 15 anni a causa della rottura per il forte vento della tensostruttura usata per la lavorazione dei carri, la prima ripartenza è avvenuta nel 2018 quando alcuni volenterosi ragazzi si sono rimboccati le maniche per riportare alto il nome del Carnevale di Vecchiazzano. Piano piano il quartiere gli ha dato fiducia e così a cavallo tra il 2019 e 2020 i ragazzi hanno fatto una prova prendendo un piccolo capannone in affitto per costruire qualcosa ma, come tutti sappiamo, per due anni si sono dovuti fermare, di nuovo. Vecchiazzano non demorde e ora è pronto per ricominciare, come si dice “ritenta, sarai più fortunato”. Il nostro gruppo di entusiasti, allegri e bravissimi carristi battezzati “i diversamente giovani” hanno preparato i carri: fil di ferro, carta di giornale e colla, legno, chiodi e martello e tanta manualità sono gli ingredienti semplici per lo spettacolo. Con queste motivazioni sono stati pensati e creati carri dedicati alla scuola elementare, agli asili, ai “diversamente giovani” e ai ragazzi adolescenti di “Vecchiazzano Young”».

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