Forlì. Spese di Natale, l'affondo di Zattini e Pompignoli sul Pd

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La «svista», come l’ha definita Federico Morgagni, sul voto favorevole alla variazione di bilancio comprendente le spese per Natale (500mila euro, ndr) oltre all’acquisizione dell’ex Eridania, rischia di costare cara in termini di credibilità politica alla minoranza in consiglio. Il centrosinistra si è sempre dichiarato contrario a investire risorse cospicue per il Natale, come ha ribadito il segretario provinciale del Pd Daniele Valbonesi che ha però sottolineato come si sarebbe potuto almeno esternare a voce, pur votando un pacchetto “chiuso”, la sua contrarietà. Un pasticcio che dà un assist alla maggioranza che ha gioco facile nello stigmatizzare il comportamento di Pd e Forlì&Co. «Dire che è stata una svista, peraltro duplice perché verificatasi sia in commissione bilancio che in consiglio, è come ammettere di non aver fatto il proprio lavoro di consigliere comunale, eletto per monitorare l’attività di un’Amministrazione ed eventualmente contestarla» commenta il sindaco Gian Luca Zattini, al quale è stata imputata una delibera frutto di una “manovra furbetta” che, aggiunge «è come criticare per interposta persona, e neanche troppo velatamente, l’operato di tanti e validi professionisti del nostro Comune che si occupano di stilare il bilancio e redigerne nel dettaglio e con grande trasparenza le singole variazioni. Insomma, non so se sia peggio per il Pd e Forlì&Co aver ammesso di essersi sbagliati o aver dichiarato implicitamente di non aver letto gli atti. Non ci resta che il compatimento verso queste persone e il partito che a Forlì ancora rappresentano» conclude.

Entra nel dettaglio il capogruppo della Lega Massimiliano Pompignoli che critica proprio il lavoro che dovrebbero svolgere i consiglieri: «Nell’essere distratti prima e pentiti poi, i consiglieri comunali del Pd e quelli di Forlì&Co lasciano ancora una volta trasparire la loro totale inadeguatezza e grande incapacità politica. Per due volte a distanza di una settimana, in commissione bilancio e in consiglio comunale, votano senza battere ciglio la variazione di bilancio sugli stanziamenti del Natale. Per due volte, stando a quanto dichiarato dai capigruppo, si presentano in aula senza aver letto gli atti. Per due volte non fanno domande, non sollevano perplessità né avanzano contestazioni. Nemmeno in commissione bilancio, dove esprimono il presidente e dove è legittimo aspettarsi da parte loro una maggiore e attenta capacità ispettiva chiedono di votare la delibera per parti separate. Approvano invece con convinzione le risorse destinate al Natale ma poi fanno un passo indietro perché ripresi dal partito. Sostengono che si tratta di una svista perché la delibera era molto corposa e quindi troppo difficile da leggere nel dettaglio e fino alla fine. Cosa che invece dovrebbero fare di mestiere perché è questo quello che ci si aspetta da un consigliere comunale di opposizione; leggere, capire ed eventualmente contestare. Non solo quando l’argomento è semplice e di facile intuizione, ma anche e soprattutto quando il tema è complesso e articolato». E conclude: «Per una volta che ci azzeccano col voto, sarebbe stato meglio dire che le scelte dell’Amministrazione comunale erano giuste, che ciò di cui hanno bisogno le nostre famiglie e gli stessi commercianti è un Natale inclusivo e dignitoso, che sappia stimolare i consumi e la partecipazione popolare. Non sono stati capaci nemmeno di questo. Lasciano senza parole, ma non si smentiscono».

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