Forlì, lavoro: nautica a gonfie vele, il 90% trova un impiego dopo la formazione

La filiera della nautica va a gonfie vele ed è un porto sicuro per nuovi professionisti. Il settore sta conoscendo un momento molto fortunato e a dimostrarlo sono anche i numeri di successo della formazione, circa il 90% dei partecipanti al corso formativo gratuito Ifts per “Tecnico di progettazione per la filiera della nautica esperto nel processo produttivo e nell’impatto economico del prodotto sostenibile”, giunto alla terza edizione, ha trovato impiego nel settore. Organizzato tra gli altri da Cna, prevede una durata complessiva di 800 ore di cui 480 in aula e 320 di stage all’interno di una ventina di aziende.
Sono 23 i partecipanti all’edizione 2022-2023. «Siamo orgogliosi di essere fin dalla prima edizione partner di questo corso – ha detto Riccardo Mellina Gottardo, Hr business partner del Cantiere Del Pardo -. Consci delle necessità del settore e delle potenzialità del territorio, ci abbiamo creduto fin dall’inizio cercando di portare il nostro contributo». I corsisti hanno potuto svolgere uno stage anche all’interno di questa, una delle aziende più floride del mercato internazionale. «Una realtà come la nostra – continua Mellina Gottardo – è ripartita tra il 2014 e il 2015. Dopo varie traversie, producevamo meno di 20 barche l’anno e contavamo nemmeno 40 dipendenti. Oggi siamo una realtà che produce più di 200 barche l’anno e ha altrettanti dipendenti. Siamo entusiasti del risultato che il corso e la formazione porta ogni giorno a noi». Il territorio vanta una filiera che ha fame di figure professionali preparate. «Quando abbiamo iniziato con questa iniziativa – ha aggiunto Paolo Francia, presidente Cna nautica Forlì- Cesena – si sentiva la carenza di disegnatori specializzati nel settore. Oggi il corso ha riscosso un successo occupazionale altissimo con circa il 90% di persone che hanno trovato impiego. Una unità lavorativa nello stabilimento di produzione genera nella filiera 5 volte tanto».
Finanziato con le risorse della Regione e per questo aperto a chi risiede dentro ai confini dell’Emilia-Romagna, il programma di studi spazia dal disegno tecnico fino all’ingegnerizzazione del prodotto nautico, spaziando tra la modellazione tridimensionale, lo studio dei materiali più innovative e le soluzioni sostenibili a 360 gradi. In Italia nel 2021 si sono raggiunti i 6,11 miliardi di euro di fatturato nel settore nautico. «Già nell’ultimo trimestre del 2022 - rivela Francia - le aziende avevano ordinativi per tutto il 2023 e in gran parte per il 2024, arrivando addirittura a coprire anche l’anno 2025 nel segmento dei mega yachts. Tuttavia, le imprese non riescono a sostenere questa crescita perché mancano gli addetti in tutti gli ambiti: progettisti, tecnici, ma anche operai per la vetroresina, impiantisti e falegnami. Per questo la formazione rappresenta una scelta strategica».