Forlì, sanitari saltano ferie e riposi: sale la tensione

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Ore di straordinario da recuperare che rischiano di essere azzerate, riposi saltati e difficoltà nel godere delle proprie ferie. A lanciare l’ennesimo grido d’allarme per la situazione in cui versa la sanità in Emilia Romagna dove la realtà forlivese non fa eccezione, sono le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil del pubblico impiego. «Il problema è un effettivo blocco del turnover che noi registriamo - spiega Michele Bertaccini, segretario Uil Fpl Forlì -. La sostituzione del personale oggi è molto, molto più lenta e questo crea tutti i problemi che ne derivano. L’Ausl Romagna non fa eccezione. Il problema di riuscire a fare le ferie, averle confermate in tempi oggettivi, riuscire a non saltare i riposi, lo registriamo anche noi e la tensione tra i lavoratori sale. Soprattutto dopo anni di pandemia in cui a tutti è stato chiesto un bel sacrificio, ci si aspettava di trovarsi in una situazione completamente diversa».

L’ultima vicenda, ma solo dal punto di vista cronologico, si sarebbe registrata solo qualche giorno fa. «Alcuni dipendenti che hanno maturato molte ore di recupero negli anni precedenti, con incarichi di vario livello – esemplifica Bertaccini – nell’ultimo mese si sono visti cancellare dalla propria posizione lavorativa queste ore e abbiamo dovuto discutere per farle “riapparire” e concordare su come gestirle. Il 6 febbraio scorso, il direttore generale di Ausl Romagna ha fatto girare una nota in cui si diceva che prima di fare delle ore di recupero legate agli straordinari, bisogna fare le ferie. In teoria, nella normalità, le ore di recupero andrebbero utilizzate entro l’anno ma è ovvio che se c’è richiesta di continui straordinari perché c’è bisogno, non si riesce a recuperare mai niente ma, anzi, le ore sono destinate ad aumentare».


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