Forlì, Romiti e "Celanese" insieme per l'ambiente: i dipendenti puliscono le strade

Dipendenti della ditta “Celanese” e volontari del Comitato di quartiere uniti per ripulire le strade, i fossi, i parchi e le aree verdi dei Romiti. Un “patto” innovativo che ha visto protagonista la multinazionale del settore chimico con sede a Forlì, e i residenti della popolosa zona della città. Tutto nasce dal “volontariato d’impresa”, progetti nei quali diverse aziende incoraggiano direttamente i dipendenti a partecipare ad attività che si possono realizzare durante l’orario di lavoro e che vedono l’impresa nella veste di “motore” della solidarietà. Ecco quindi che una decina di dipendenti della “Celanese”, grazie alla collaborazione con Comune e Alea, si è armato insieme ai volontari dei quartieri di tutto l’occorrente per raccogliere rifiuti abbandonati e tutto quanto poteva creare degrado negli spazi pubblici dei Romiti. Per due giornate i dipendenti-volontari della ditta, con partenza dall’area verde “Maria Cristina Gori”, hanno setacciato l’ambiente circostante, ripulendo tutta la zona muniti di attrezzatura (guanti, pinze raccoglitrici, palette e contenitori appositi dedicati per la raccolta differenziata).
I partecipanti sono stati impegnati anche nell’attento lavoro di separazione della carta, della plastica, del vetro e del secco in ossequio allo spirito e ai principi di una raccolta differenziata e consapevole. «Il fenomeno degli abbandoni è un problema sempre più ampio che oggi crea disagio per il decoro urbano, ma anche soprattutto per l’inquinamento ambientale, specialmente le microplastiche responsabili dell’inquinamento dei mari – ricorda Stefano Valmori, coordinatore del comitato di quartiere dei Romiti –. Gettare rifiuti a terra significa immettere nell’ambiente un oggetto che vi rimarrà dai 3 mesi, se è carta, ad un secolo se di plastica, con un impatto che deve tener conto che in Italia la plastica non raccolta raggiunge le 500.000 tonnellate ogni anno».