Forlì, raccolta legna dai fiumi: Bartolini all'attacco
“Burocrazia infinita, dopo le follie dell’edilizia la Regione Emilia-Romagna continua ad esigere una serie infinita di comunicazioni anche per raccogliere la legna dai fiumi, scoraggiando di fatto i cittadini dal prendersi cura dei corsi d’acqua. L’alluvione non è stata certo di lezione alla sinistra”. Così Luca Bartolini, dirigente di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena, commenta il nuovo iter necessario affinché le persone possano raccogliere il legname caduto e trasportato dai fiumi.
“Permetterne la raccolta è positivo, ma bisognerebbe incentivare i cittadini a farlo, non scoraggiarli - prosegue l’esponente di FdI - Una volta, senza la burocrazia ideologica imposta dalla Regione con le sue conseguenze penali, la gente teneva puliti i fiumi, curava gli alvei facendo legna per l’inverno e così, anche in caso di piena, i fiumi avevano meno ostacoli nel proprio corso. Con l’alluvione di maggio abbiamo invece visto come i fiumi fossero pieni di vegetazione e questa ha causato dei veri e propri tappi nei ponti. Oggi, quando i buoi sono ormai fuggiti dalla stalla, la Regione prova a correre ai ripari, ma la sinistra non riesce proprio a scrollarsi di dosso la sua attitudine a iper regolare ogni cosa: anche per questa semplice e utile attività ha previsto ancora tanta, troppa burocrazia. Ci sono cittadini che in passato sono finiti denunciati dalle autorità regionali per la manutenzione fatta ai fiumi e ora la Regione stessa chiede il loro aiuto per fare ciò che l’ente pubblico non ha fatto e non riesce a fare: tutto ciò è semplicemente assurdo".