Forlì. Più poteri agli ausiliari del traffico

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Non solo contravvenzioni per la mancata esposizione del tagliando dei parcometri o per l'orario di validità degli stessi, scaduto: gli ausiliari del traffico potranno presto assumere, e di conseguenza svolgere, compiti sanzionatori ben maggiori e avvicinabili a quelli in capo agli agenti della Polizia locale.

La richiesta è stata da tempo avanzata dai forlivesi residenti in centro storico e, principalmente, nelle aree soggette a zona a traffico limitato. Durante il cantiere per realizzare i Giardini dei Musei al San Domenico, infatti, alcuni abitanti delle strade vicine all'ex convento hanno sollevato il problema della sosta di vetture in quelle arterie dove il varco della Ztl era stato sospeso permettendo sì di transitare, ma non di parcheggiare. Gli ausiliari del traffico vedevano, ma erano impossibilitati a intervenire poiché il loro compito si limitava al ticket di sosta.

Una situazione che ha portato il consigliere comunale della lista di centrosinistra “Forlì e Co” a presentare in consiglio comunale una mozione di impegno per la giunta a dare agli ausiliari maggiori poteri. Quelli che da settembre 2020, il nuovo Codice della strada attribuisce loro, ma esercitabili solo se formalmente assegnatigli con un provvedimento del sindaco. Funzioni di accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta. Gli ausiliari potrebbero sanzionare ben 64 differenti tipologie di infrazione, rispetto alle 5 attuali, possono anche disporre la rimozione dei veicoli. La mozione è stata respinta dai voti delle forze di maggioranza (12 consiglieri contrari, un astenuto, 7 a favore) eppure il Comune sta pensando di fare proprio questo. Anche se può apparire un paradosso, i partiti di governo hanno detto no perché «l'Amministrazione sta lavorando a un progetto teso a dare agli ausiliari proprio queste funzioni sanzionatorie».

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