Forlì. Piattaforma online in tilt, profughi senza contributi

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Problemi con la piattaforma online della protezione civile per l’erogazione dei fondi a supporto degli sfollati dall’Ucraina. A Forlì ne sono arrivati 372 in città dall’inizio della guerra. L’accoglienza portante, tuttora, la fanno sempre amici, parenti e privati che ne ospitano oltre il 90%. Ed è proprio a questi profughi che spetterebbe il contributo di 300 euro al mese (più 150 euro per ogni minore a carico) per tre mensilità. In molti, però non riescono ad accedere al contributo per un problema collegato ad alcuni rallentamenti tecnici dovuti alla burocrazia e alla piattaforma online della Protezione Civile. «Il Comune, in questo caso, non fa da tramite nella procedura ma abbiamo ricevuto diverse segnalazioni al riguardo – spiega l’assessora alle Politiche sociali, Rosaria Tassinari -. Abbiamo fatto presente alla Protezione Civile regionale la difficoltà nel procedere con la domanda online per problemi tecnici, anche se qualcuno è riuscito a ritirare alle poste la somma a cui ha diritto. Questo contributo economico lo possono richiedere gli ucraini che hanno trovato una sistemazione autonoma e non sono alloggiati nei centri di accoglienza straordinaria (Cas), a Forlì, ad esempio, in queste strutture ce ne sono una ventina. Il che significa che nella maggioranza dei casi i profughi sono stati accolti da amici, parenti o in alloggi messi a disposizione da privati».

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