Forlì. Parcheggio interrato e Madonna del fuoco, interventi al via

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Memorie del sottosuolo che riaffiorano e portano a ripensare progetti o idee che sembravano essere finite nei sottoscala della politica e che, improvvisamente, tornano a galla e d’attualità? Senza scomodare troppo Dostoevskij, è proprio dal sottosuolo di piazza del Carmine che il Comune di Forlì cerca di capire se un intervento di cui per anni si è parlato senza mai farvi seguire concreti passi al riguardo, almeno sino al dicembre scorso quando venne inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, sarà effettivamente realizzabile o meno.

E’ il parcheggio interrato in piazza del Carmine, opera per il cui studio di fattibilità e l’avvio della fase progettuale l’Amministrazione ha messo a bilancio 200mila euro e a beneficio della quale ora destina altri 50mila euro dall’avanzo di bilancio. Lo stanziamento, come ha spiegato l’assessore Vittorio Cicognani in commissione consiliare elencando tutte le voci della maxi variazione che va a suddividere ben 8 milioni 578mila euro dell’avanzo libero e vincolato, ha una finalità ben precisa: «Serviranno a effettuare i rilievi sui terreni sottostanti il manto stradale per individuare la presenza di falde acquifere, quantificarle e localizzarle e l’eventuale sussistenza di ordigni bellici o memorie archeologiche. Solo svolti questi controlli potremo capire se l’idea di liberare la piazza dal parcheggio a raso e realizzarne uno interrato su due o tre livelli, sia effettivamente perseguibile o meno». Lo fosse, ci sarebbe poi un altro nodo da sciogliere: chi paga? «A quel punto o l’investimento lo fa il Comune o si cerca di attivare un project financing – spiega Cicognani –. Resta il fatto che i sondaggi sul sottosuolo della piazza sono necessari perché su quell’area è prioritario per questa Amministrazione mettere comunque mano».

Mano, di restauratore, verrà posta anche in piazza del Duomo sulla statua della Madonna del Fuoco patrona della città. L’intervento costerà 300mila euro (presi dall’avanzo di bilancio) e dovrà finanziarlo il Comune. «Le ricerche storiche e archivistiche non hanno portato a rintracciare una cessione della statua alla Curia come si dice sia accaduto nel 1928: colonna e simulacro sorgono comunque su un’area comunale e, dunque, sono di fatto di proprietà pubblica: per il restauro interverremo noi». Casomai si cercheranno partner: l’ultimo intervento, che risale a 20 anni fa, fu finanziato dal Rotary Club

Intanto, lavori in corso si susseguono un po’ ovunque in città e altri arriveranno presto come, ad esempio il restauro delle coperture esterne di Palazzo Studi in piazzale della Vittoria. Operazione da 1 milione di euro in vista della quale Cicognani esulta: «Martedì si è svolta la gara d’appalto e con una media del 20% di ribasso ben 5 ditte hanno partecipato – afferma -. E’ un grande risultato che non immaginavo possibile in questo periodo di aumento esponenziale dei costi. Significa che i prezzi proposti a base di gara dal Comune sono considerati congrui dalle imprese, è un bel segnale».

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