Forlì. Palestre, ripartenza incerta: pesa il caro energia

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Una ripartenza lenta e una trepida attesa per le palestre di Forlì. Allenarsi è importante per la salute fisica e anche se ancora con un po’ di incertezze le persone tornano a frequentare le palestre. «Stiamo procedendo abbastanza bene – racconta Riccardo Fioretti, titolare della Life Project – e le persone hanno risposto in maniera positiva. Abbiamo ottenuto un buon riscontro anche se un po’ di timore ancora c’è. Inoltre stiamo per aprire una nuova sede in viale Roma che si chiamerà Life Project 2.0. Non abbiamo paura degli investimenti ma è una scommessa rischiosa». Anche se è ancora estate si pensa già alla prossima stagione invernale. Dopo quasi tre anni di Covid, ora si parla di caro energia. «Ci preoccupano – aggiunge Fabrizio Berto, titolare di Sport Planet – due incognite. La prima riguarda l’aumento dei casi che potrebbe riportare ad una nuova chiusura invernale. Speriamo non si torni ad una situazione critica in autunno. La seconda riguarda il caro energia. Speriamo di non dover essere costretti a chiudere nel weekend la nostra piscina inclusa negli abbonamenti degli iscritti. Ancora dobbiamo valutare ma se l’aumento energetico continua, saremo costretti a variare leggermente i prezzi».

Gli iscritti tornano quasi a un numero normale ma alcune fasce di età sembrano scomparire o perdere consistenza. «Abbiamo visto – prosegue Fabrizio Berto – un aumento di iscritti per la fascia 14-18 anni che preferiscono passare il loro tempo libero in palestra piuttosto che davanti allo schermo del cellulare. Mentre per la fascia 18-35 abbiamo visto un calo. Forse dovuto al “fai da te” e al workout online». Ogni palestra registra una variazione diversa al suo interno in base ai corsi che proponeva. «Molti giovani – spiega Cristian Laghi, titolare della palestra Record – hanno deciso invece di iniziare un percorso di allenamento in palestra a seguito del periodo altalenante del Covid che ha creato difficoltà per gli sport di squadra. A differenza molti anziani preferiscono andare in centri più specifici e quindi molti corsi di posturale sono stati ridotti. Mentre per il momento i corsi fitness con la musica sembrano andare bene e continuano a resistere».

Per questo si cerca di migliorare la qualità dell’allenamento sotto ogni punto di vista. «Io essendo anche nutrizionista – continua Cristian Laghi – riesco a seguire i miei iscritti a 360 gradi in un percorso che riguarda non solo l’allenamento e il fitness ma anche l’alimentazione». Le attenzioni dei titolari e coach sono sempre volte alla salute e al benessere degli iscritti. «La gente – racconta Giulia Zoboli, titolare FitActive, prima palestra a Forlì aperta 24 ore su 24 – ha voglia di riprendere e tornare ad allenarsi. Noi cerchiamo di regalare ai nostri iscritti felicità e un ambiente familiare in grado di far sentire tutti a proprio agio. In più abbiamo avviato un percorso legato all’alimentazione FitActive Nutrition, e uno legato al supporto psicologico e alla sfera emotiva, FitActive Emotion». Le palestre sperano in un aiuto futuro da parte del Comune per poter proseguire la loro attività e garantire il loro servizio senza ulteriori freni, vista la voglia di ripartire dei cittadini.

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