Forlì. Oggi pullman da tutta Italia per la Liberazione di Predappio

È tutto pronto a Predappio per accogliere i partecipanti provenienti da tutta Italia per la giornata di celebrazioni per la Liberazione della cittadina che diede i natali a Mussolini. «Abbiamo notizie di parecchi pullman provenienti da tutta la Penisola – spiega Ludovico Zanetti, presidente della sezione di Forlì dell’Anpi – oltre a numerosissime persone che si sposteranno in macchina. Non facciamo nessun pronostico sull’adesione ma c’è molto ottimismo». Il corteo, che si preannuncia essere ben nutrito, partirà alle 14,30 dal Comune per puntare verso piazza Garibaldi, incrociando lungo il tragitto i luoghi della liberazione. La giornata sarà scandita da diversi interventi. Ad aprirli, nei pressi del palazzo comunale, sarà Emma Petitti, presidente dell’assemblea regionale ed Enzo Lattuca, presidente della Provincia. Il luogo scelto non è casuale: nel palazzo del municipio, dopo la Liberazione, si insediò la prima giunta guidata da Ferlini, un capo partigiano. Il corteo raggiungerà, poi, il palazzo delle Poste, dove interverrà Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil nazionale. Si tratta di un altro luogo simbolico poiché qui trovarono riparo i partigiani la sera precedente la liberazione. Il corteo terminerà nella piazza principale della cittadina, piazza Garibaldi. Qui, la conclusione della giornata sarà affidata alle parole di Luigi Lolli, presidente della sezione Anpi di Predappio e Vincenzo Calò, della segreteria nazionale. Se ad introdurre, sarà Gianfranco Miro Gori, presidente Anpi della provincia di Forlì Cesena, la “colonna sonora” della giornata sarà affidata ad Alessio Lega cantautore che interpreterà i canti della Resistenza. Una giornata per ricordare il 28 ottobre 1944 quando i partigiani dell’8° brigata Garibaldi assieme ai combattenti polacchi, liberano Predappio proprio nello stesso giorno in cui, nel 1922, i fascisti marciarono su Roma. «Questa liberazione – afferma l’Anpi provinciale – reca un poderoso carico simbolico. La cacciata di Mussolini dal suo paese natale, nella retorica fascista luogo aurorale del regime, nello stesso giorno fondativo del fascismo, prefigura la liquidazione della “repubblichina” e dei nazisti che la sorreggono. Prendere Predappio è una promessa di liberazione dell’Italia del nord intera. Per questo, nel nefasto centenario della marcia su Roma, non si può non festeggiare la liberazione di Predappio. Alle compagne e ai compagni, alle sorelle e ai fratelli, alle amiche e agli amici, il nostro invito: partecipate al corteo che si snoderà lungo la cittadina romagnola».

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