Forlì, morto Artibano Bulzoni, l'ultimo partigiano del battaglione Corbari

Addio a uno degli ultimi testimoni della Resistenza. Si è spento all’età di 96 anni Artibano Bulzoni. Fece parte del Battaglione Corbari, era amico fraterno del partigiano Sergio Giammarchi scomparso nel 2021.
«Con lui perdiamo l’ultimo protagonista di quelle eroiche vicende che tanto hanno significato per la Resistenza – lo ricordano Miro Gori e Lodovico Zanetti, rispettivamente presidente dell’Anpi Forlì-Cesena e Anpi Forlì –. Nostro iscritto, sempre presente, finché le forze glielo hanno consentito, a tutte le iniziative che ricordavano le gesta del suo battaglione. Uomo distinto, di poche parole, era il contraltare del nostro Sergio Giammarchi. Era bellissimo vederli insieme, l’esuberanza di Sergio, e la riservatezza di Artibano. Due facce della stessa medaglia partigiana che rendeva indimenticabili i loro incontri».
Ed è proprio il legame e la profonda amicizia per Giammarchi che nella primavera del ‘44 spingono Artibano Bulzoni a entrare a far parte della Resistenza.
Poco più che ragazzino, all’epoca cameriere in alcuni bar di piazza Saffi come gli storici Caffè Roma e Gran bar, decise di salire in montagna coltivando l’idea che il fascismo andasse abbattuto. Qui conobbe persone come Adriano Casadei e Silvio Corbari.
Di formazione mazziniana e persona dal carattere riservato, Artibano Bulzoni ha lavorato a lungo come albergatore e per tanti anni è stato direttore del Grand Hotel delle Terme di Brisighella.
Rientrato a Forlì, ha dedicato attenzione e impegno nel promuovere attività di ricerca rivolte in particolare alle scuole e finalizzate a costruire una cultura di pace. Nonostante ciò, non ha mai ostentato la sua partecipazione alla Resistenza continuando a farsi sempre domande su quegli anni pur coltivando l’esigenza di far conoscere figure per lui poco ricordate come Adriano Casadei, il prete del battaglione Corbari, don Piazza, e il compagno e amico Pino Bartoli, poeta e sindaco di Marradi nel dopo guerra.