Forlì. Maturità, al via la prova orale che vale tutto
Ultime fatiche per i circa 1.300 maturandi forlivesi che da questa mattina sosterranno l’esame di Stato riservato agli studenti delle città alluvionate. Una prova orale unica, di circa un’ora, per esprimere ciò che hanno imparato in cinque anni di superiori. Una formula che nei giorni scorsi ha scatenato diverse polemiche anche tra gli studenti, molti dei quali avrebbero preferito fare anche gli scritti come i coetanei delle altre zone d’Italia. Prima la pandemia, poi l’alluvione, per molti ragazzi il ritorno alla normalità deve ancora arrivare. E c’è stata anche un po’ di rabbia per averlo saputo all’ultimo minuto, dopo mesi di preparazione per effettuare un esame completo. Ma è ora di guardare avanti e di pensare a dare il massimo sul traguardo finale. Le scuole avevano la possibilità di far partire gli orali già la settimana scorsa e qualche istituto lo ha fatto, ma la maggior parte degli istituti superiori partono da oggi.
«Trovo la decisione di fare solo la prova orale negativa – afferma Benedetta Bassi, che frequenta il liceo Scientifico e che tra pochi giorni sosterrà l’esame – in classe in molti siamo d’accordo sul fatto che gli scritti danno più possibilità di effettuare un buon esame. Gli scritti si preparano nel corso degli anni, ridurre tutto ad una prova orale non è sicuramente vantaggioso. Sulla formula credo che non cambierà troppo rispetto all’orale già previsto, però non siamo contenti del fatto che verremo valutati solo in quello. Poi c’è stata l'incertezza sull'inizio degli esami, fino al 19 giugno non abbiamo saputo nulla».
La compagna di classe Ludovica Tronconi è comunque fiduciosa perché agli orali di solito se la cava egregiamente: «Sì, io vado bene agli orali, ho meno imbarazzo di altri, però in matematica mi sento più svantaggiata perchè nello scritto si potevano scegliere i quesiti, i problemi, invece all'orale possono chiederti di fare un esercizio o nozioni di teoria. Tutto sommato, a me non dispiace avere solo l’orale e sono fiduciosa. In un’ora con 10 minuti di italiano, 10 di matematica e il resto dedicato alle alle materie c’è la possibilità di fare tanti collegamenti e si può sostenere un buon esame».