Forlì, la musica come strumento di pace nel Mediterraneo

Al via il Festival della musica giovane del Mediterraneo che può contare su un’orchestra composta da 52 strumentisti provenienti da 11 Paesi, ai quali si è aggiunto anche il Libano grazie al progetto di cooperazione internazionale “Forlì con il Libano” e promosso dal Comune di Forlì. “La musica, un ponte fra i popoli” dal 2013 crea un collegamento finalizzato al “Forlì-Festival della musica giovane del Mediterraneo”, fra scuole cittadine come l’Istituto “ Masini”, e scuole e associazioni musicali d’Italia, Spagna, Slovenia, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Nord Macedonia, Grecia e da quest’anno lo “Smart College” di Tiro, in Libano.
Il progetto si articola su tre aree tematiche affidate alla direzione di professionisti: musica classica (direttore: Ziga Cerar), musica popolare (direttori: Stefano Bertozzi, Bardh Jakova), musica jazz (direttore: Achille Succi), novità del 2022 la “summer class” di jazz che per alcuni partner rappresenta una novità nel proprio profilo formativo, ma può contare a Forlì e in Romagna di grandi professionalità. Non sempre le tecniche di improvvisazione sono ben accette a giovani musicisti di formazione classica, ma il jazz è un ulteriore strumento di incoraggiamento all’ascolto e al rispetto dei reciproci talenti, oltre che un “ponte” fra musica classica e popolare.
«Siamo pronti per questa nuova collaborazione con il Libano – afferma Maria Teresa Indellicati, coordinatrice della progettualità di No.vi.art -. Anche in questi due anni segnati dalla pandemia, l’associazione è sempre riuscita a realizzare il Festival, pur dovendo rinunciare ad alcuni partner in presenza. Siamo riusciti comunque a coinvolgerli a distanza, questo perchè si è andata a creare nel tempo una rete reale. Si tratta di un esperimento sociale che funziona, l’Europa e il nostro Ministero ci hanno riconosciuto un valore: attraverso la musica porta ad ascoltare i ragazzi tra loro e ad unirli».
Sono previsti tre concerti a Forlì: uno all’Arena San Domenico di Forlì dell’Orchestra paneuropea con il repertorio classico e popolare (23 agosto), e uno jazz a Cala Foma (24 agosto). «Questa è la novità di quest’anno – conclude Indellicati –. Una cinquantina di ragazzi si cimenteranno con il jazz attraverso un corso di improvvisazione».
Il 19 agosto, inoltre, viene proposto anche “Il ponte prima del Ponte” con il concerto del gruppo Siman Tov all’Arena San Domenico. Un quarto concerto dell’Orchestra Paneuropea si svolgerà a Santa Sofia sede dell’associazione musicale “C. Roveroni” (22 agosto).
Il Festival sarà coronato da una tournée in cui l’ensemble si esibirà a Koper (25 e 26 agosto, all’interno del Festival Tartini) e a Belgrado, in Serbia (28 agosto).