Forlì. La Madonna del fango dà speranza agli alluvionati

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Da uno schizzo a un’opera virale. “La Madonna del fango” del pittore forlivese Franco Vignazia da un semplice disegno è diventata un’immagine di patrimonio comune. La copia originale appena possibile sarà esposta nella chiesa del quartiere San Benedetto. Intanto sono state stampate 500 cartoline raffiguranti il quadro originale e grazie alla loro distribuzione sono stati raggiunti circa 1.000 euro di donazioni, fondi che saranno devoluti in beneficenza alla Caritas pro alluvionati. «Non sono stato colpito direttamente dalla catastrofe dell’alluvione, solo in una proprietà a Faenza. Così sono andato a dare una mano. Parlando con un’anziana del posto ho scoperto che nei campi adiacenti si era salvata solo una colonna con una Madonnina. Questo significa molto per me. Il fango cambia il colore delle cose e la loro fisionomia ma se ci si stringe attorno alla Madonna e alla fede, come rappresentato nell’opera, ci si può salvare. È stata un’idea nata di getto dopo le giornate passate a spalare il fango. Ho preso un foglio e dei normalissimi acrilici e ho tracciato le linee e steso il colore. Subito dopo avevo mandato la foto ai miei figli e al vescovo. Il giorno dopo era già virale, arrivando persino in Africa. Si è trasformata in un’opera patrimonio di tutti, in cui tante persone ci si sono riconosciute. Non ho voluto rappresentare la Madonna che salva ma che si immerge nel fango». L’intento del pittore forlivese era quello di arrivare al cuore di tutti e con una grafica semplice e con colori legati alle sfumature del fango ci è riuscito. «Subito fin dal primo sguardo – racconta Primo Valli, ideatore e coordinatore del progetto – il quadro mi ha trasmesso felicità e senso di speranza. Vorrei che fosse un punto di riferimento per tutti e che servisse come appiglio a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. I cambiamenti climatici hanno sempre una potenza maggiore e ora come non mai c’è bisogno di solidarietà umana. Per l’occasione abbiamo stampato 500 cartoline che poi sono state distribuite ai cittadini. Sono state apprezzate fin da subito e hanno fatto il giro d’Italia, andando anche oltre in realtà». Prosegue Ugo Berti, presidente del Circolo filatelico numismatico, che ha vissuto in prima persona il disagio dell’alluvione: «Il bello di questa iniziativa è stato vedere le persone che non hanno subito danni durante l’alluvione sostenere e dare una mano con la raccolta fondi. In una città divisa in due, tra quelli che hanno perso tutto e quelli che fortunatamente l’acqua l’hanno vista solo sullo schermo, con la raccolta fondi siamo riusciti a raccogliere un’ottima cifra che verrà donata alla Caritas». Una nuova protettrice per la città di Forlì che per la sua storia richiama quella della patrona della città, la Madonna del Fuoco.

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