Forlì. La Finaza stana 57 evasori totali, bilancio di un anno

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Proposte di sequestro per reati fiscali per oltre 116 milioni di euro e 57 evasori totali individuati; quasi 360 lavoratori irregolari; tre arresti per riciclaggio, una denuncia per usura e una per caporalato. Sono alcuni dei numeri dell’attività della Guardia di finanza della provincia di Forlì-Cesena nel 2021 e nei primi cinque mesi di quest’anno, resi pubblici in occasione del 248esimo anniversario della fondazione del Corpo. Complessivamente si contano 1.583 interventi operativi e 353 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile. La resa media di recupero a tassazione, in materia di verifiche fiscali, è pari a circa 3,3 milioni di euro per intervento. Per il capitolo reati fiscali sono 346 gli interventi con la denuncia di 120 persone, l’individuazione di redditi sottratti all’imposizione per circa 110 milioni di euro e oltre 30 milioni di evasione dell’Iva. A cui si sommano i 116 di richieste di sequestro. Sono stati anche scoperti 57 soggetti del tutto sconosciuti al Fisco e verbalizzati 27 datori di lavoro per aver impiegato 357 lavoratori in nero o irregolari. Il bilancio segnala anche la denuncia di un soggetto per caporalato.

Gdf al lavoro anche sul settore delle accise con diversi controlli, mentre nel comparto giochi e scommesse sono state verbalizzate oltre 30 persone. Quasi 900 verifiche hanno riguardato, prosegue il bilancio, scontrini e ricevute, con 124 violazioni.

Sul fronte della spesa pubblica sono stati individuati 14 soggetti responsabili di danno erariale per oltre 350.000 euro. Altri 18 sono stati denunciati per avere recepito illegalmente incentivi per le imprese per circa 305.000 euro. Infine sono emerse violazioni in oltre la metà delle prestazioni sociali agevolate ed esenzioni al Servizio sanitario nazionale verificate.

Venendo alla criminalità economico-finanziaria, la Gdf ha proposte di sequestro per oltre 7,5 milioni di euro ai danni di 23 tra persone fisiche e giuridiche. Si contano anche tre arresti e cinque denunce per riciclaggio e autoriciclaggio, per un totale di quasi 62 milioni di euro; una denuncia per usura; quattro per reati societari; sei per reati bancari; 51 per reati fallimentari con proposte di sequestro che sfiorano i 28 milioni; due per reati di borsa e abusiva attività di gestione del risparmio, con sequestri per 1,2 milioni di euro. Infine sono state approfondite 275 segnalazioni per operazioni sospette.

Il bilancio registra anche attività per il rispetto delle normative per la pandemia e la lotta alla contraffazione, al falso made in Italy e alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi, con 122 interventi, 29 denunce e 7,3 milioni di prodotti illegali sequestrati.

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