Forlì. Festa famiglie arcobaleno, Pompignoli: "La mozione non è una priorità"

La questione è nota: la scelta dell’assessore alla cultura, Valerio Melandri, di concedere il patrocinio alla Festa delle famiglie arcobaleno di Emilia-Romagna e Marche, svoltasi domenica al parco Franco Agosto, ha di fatto scatenato la prima profonda crisi all’interno della maggioranza di centrodestra. In particolare a chiedere le dimissioni dell’assessore, con tanto di mozione slittata al prossimo consiglio comunale, sono stati Fratelli d’Italia e Centrodestra per Forlì. Il via libera al patrocinio, però, non è piaciuto nemmeno alla lista civica “Forlì cambia”. Insomma, ora resta da capire le mosse della Lega, partito vicino allo stesso Melandri seppur quest’ultimo non ne sia iscritto, e c’è il tempo per ricucire i rapporti all’interno del centrodestra prima che Melandri venga sacrificato o, in caso contrario, che le divisioni diventino nette.

Massimiliano Pompignoli, capogruppo in consiglio comunale e consigliere regionale della Lega, facciamo un passo indietro. Lo stesso assessore Melandri ha dichiarato che del patrocinio se ne è discusso l’11 maggio in giunta e in via istruttoria. Possibile che nessuno abbia obiettato in quell’occasione, salvo poi prendere le distanze dopo?

«Sono certo che gli assessori della Lega, in quell’occasione, abbiano espresso il proprio punto di vista in maniera chiara e altrettanto democratica, da persone intelligenti e di governo. Lo stesso immagino abbiano fatto gli altri componenti della giunta. Trovarsi sempre d’accordo è impossibile, specialmente su questioni così delicate che riflettono sensibilità e posizioni, anche politiche, differenti. Sono sicuro che il confronto non sia mancato».

Come si sarebbe comportato al posto di Melandri? Anche perché la concessione del patrocinio sarebbe stata comunque una “trappola” e la bomba sarebbe scoppiata in mano dell’amministrazione che sarebbe potuta essere attaccata per un no, certo non dalla sua stessa maggioranza.

«L’assessore Melandri è stato molto chiaro. Pur non condividendo i contenuti della manifestazione e ribadendo la propria “adesione” al concetto e ai principi della famiglia tradizionale, ha parlato di rispetto delle idee altrui. Posizione che condivido in toto».

Lei è tra due fuochi. Il consigliere regionale Montevecchi, suo collega, ha messo in discussione la scelta e chiesto le dimissioni dell’assessore. Lo stesso, in Comune, hanno fatto Fratelli d’Italia e Centrodestra per Forlì per non contare l’ammonizione di Forlì Cambia. Come si gestisce una situazione di questo tipo?

«Al giovane consigliere Montevecchi suggerisco di lavorare per il territorio di Rimini, circoscrizione in cui è stato eletto, e di imparare da quello di Forlì. Per quanto riguarda i gruppi di maggioranza, cercherò di farli dialogare nell’interesse di questa amministrazione e della città tutta. Il confronto è sempre sano ed è sinonimo di democrazia».

Come intende procedere la Lega con la mozione depositata? O meglio, c’è tempo fino al prossimo consiglio comunale ma esiste la possibilità che il centrodestra si ricompatti prima di allora e in che modo?

«A mio avviso la mozione non è una priorità, la città ci chiede altro e dobbiamo lavorare in squadra per obiettivi molto più elevati e concreti. Non possiamo e non dobbiamo creare fratture e problemi ai forlivesi in ragione di interessi personali di pochi».

Questa “crisi” arriva in un momento delicato. Proprio adesso che con i fondi del Pnrr si potrebbe dare gambe al progetto di rilancio dei luoghi della cultura forlivese basati sull’idea di Melandri. Se dovesse passare la linea del taglio dell’assessore, che è stato il fautore di alcune novità l’Art Bonus e l’arena estiva, non sarebbe controproducente sostituirlo? E soprattutto, ci sono delle opzioni possibili sul piatto per fare una manovra di questo tipo?

«È un’ipotesi che non considero. L’assessore Melandri è stato scelto e nominato da dal sindaco Gian Luca Zattini per la sua capacità di creare sinergie e realizzare grandi idee e progetti. L’Art Bonus ne è un esempio, ma non è il solo. Nessuno prima di lui aveva mai ragionato in una simile prospettiva».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui