Forlì. Federconsumatori: "Emergenza mutui, rate raddoppiate"

Rata dei mutui quasi raddoppiata, gli uffici di Federconsumatori sono presi d’assalto da cittadini che hanno visto lievitare la rata mediamente di oltre 200 euro e non riescono a pagare. «Quella dei mutui - afferma il presidente di Federconsumatori Forlì-Cesena, Milad Jubran Basir – si sta configurando come una vera e propria emergenza. Sono sempre di più le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate che si rivolgono ai nostri sportelli per chiedere supporto e individuare la soluzione migliore per far fronte ai pagamenti». Il rialzo dei tassi operato dalla Bce nel tentativo di fermare la corsa dell’inflazione, ha avuto ripercussioni specialmente per chi ha contratto mutui a tasso variabile. «L’Osservatorio nazionale Federconsumatori che da anni monitora i costi dei mutui - continua Basir - ha rilevato preoccupanti tendenze al rialzo, che hanno messo in ginocchio moltissime famiglie su tutto il territorio nazionale, compreso quello romagnolo. La situazione peggiore riguarda senza dubbio i cittadini che hanno stipulato un contratto con mutuo a tasso variabile, magari approfittando delle condizioni vantaggiose degli ultimi anni. Secondo il nostro osservatorio, nel caso di un mutuo a tasso variabile di 115.000 euro per 25 anni, la rata mensile ha subito un aumento medio del +44% rispetto al 2022 e del +64% rispetto al 2021. Questo si traduce, nel confronto con l’anno precedente, in un aggravio di +212,43 euro al mese, ovvero +2.549,16 euro annui». Non va meglio sul fronte dei mutui a tasso fisso: stipulandone uno oggi, si avrebbe una rata più onerosa mediamente del 6% rispetto a quella di un mutuo analogo stipulato nel 2022, ma ancor più impressionante è il divario con la rata del 2021, che segna il +31%. «Il costo di un mutuo a tasso fisso di 115.000 euro per 25 anni stipulato nel 2023 - esemplifica Basir - mediamente è più alto di 9.916,20 euro rispetto al 2022. Ma l’aumento più allarmante si evidenza estendendo il confronto al 2021, ovvero prima che i tassi iniziassero la loro scalata: dal raffronto del biennio 2023/2021 emerge un divario del costo complessivo di 41.682,60 euro». Per Federconsumatori, «risulta ancora inadeguata l’opzione messa in campo dal Governo, che permette di rinegoziare il mutuo a un tasso fisso, ma solo a determinate condizioni. Ricordiamo a tutti i cittadini che volessero valutare una sospensione, una surroga o una rinegoziazione del mutuo stipulato - conclude Basir -, che possono rivolgersi per informazioni e assistenza agli sportelli di Federconsumatori».

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