Forlì, fallimento Fulgor Libertas: parola ai tifosi

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Al processo per il fallimento della Fulgor Libertas è iniziata la sfilata dei presunti truffati dalla vecchia dirigenza della società di basket. L’udienza di ieri è stata usata solo per sentire il primo dei testimoni chiamati nel processo sul fallimento della vecchia Fulgor Libertas che vede sul banco degli imputati Massimiliano Boccio e la moglie Mirela Mihaela Chirisi, accusati di truffa aggravata, aumento fittizio di capitale, insolvenza fraudolenta, false comunicazioni sociali e falsa perizia in concorso; con loro, nelle vesti di persona giuridica, anche la stessa Fulgor Libertas chiamata a rispondere di alcuni illeciti amministrativi e difesa dall’avvocato Giovanni Principato.

Il testimone ha confermato che il suo acquisto dell’abbonamento da 400 euro per il parterre era stato fatto sulla spinta delle parole rassicuranti degli imputati Boccio e Chirisi (difesi dall’avvocato Manlio Guidazzi) ripercorrendo anche quegli ultimi mesi di “agonia” cestistica, con l’ultima partita prima della cancellazione, giocata dalla Fulgor Libertas con componenti della squadra giovanile, per il rifiuto di molti titolari di scendere in campo, non avendo incassato i loro stipendi.

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