Forlì. Electrolux: calo vendite, chiesti contratti di solidarietà

Il colosso Electrolux chiede il contratto di solidarietà per i lavoratori dello stabilimento di Forlì. È quanto emerso al termine di un incontro di coordinamento tra Ugl metalmeccanici ed i vertici di Electrolux Italia. «Purtroppo stiamo assistendo alla crisi più grande che sta attraversando il sito di Forlì – spiegano il segretario nazionale Ugl metalmeccanici Antonio Spera e il segretario regionale Emilia Romagna Francesco Stavale -. In 2 anni si è passati da 2 milioni e 200mila apparecchiature vendute a un minimo storico di 1 milione 270mila. Per effetto della contrazione dei mercati della guerra in Ucraina le perdite nei mercati dell’Est Europa, hanno inciso del 10% sulle vendite e si registrano diminuzioni di vendite a livello europeo. Anche i tassi di inflazione, il calo del potere d’acquisto delle famiglie e l’aumento della povertà hanno influito notevolmente sull’andamento del mercato dei consumi. E si prevede un 2024 sulla stessa linea, negativa, del 2023». La riunione ha dunque restituito uno scenario difficile: l’azienda ha infatti riferito che i volumi del mercato europeo dell’elettrodomestico sono in calo, le vendite sono diminuite notevolmente negli ultimi 2 anni e le previsioni dei volumi produttivi in stabilimento sono in flessione. Per questa ragione, Electrolux, ha chiesto di attivare i contratti di solidarietà per lo stabilimento di Forlì, con l’aumento del numero degli esuberi di circa 70 unità, che già ad inizio anno erano 96 tra operai ed impiegati. Dopo il vertice azienda-sindacati si terranno anche assemblee nelle fabbriche per una valutazione delle nuove misure. «Purtroppo, è una situazione socio-economica e dei mercati molto difficile - concludono i dirigenti Ugl -. Auspichiamo una ripresa dei consumi e intanto possiamo garantire che, come sindacato, vigileremo per poter mantenere i livelli occupazionali nella fabbrica forlivese dell’Electrolux che ad oggi è la più grande e importante del territorio con i suoi 1.000 dipendenti».

Non si tratta di un fulmine a ciel sereno. Nel novembre scorso Electrolux aveva annunciato un taglio di circa 300 dipendenti, tra impiegati e operai, in Italia. Esuberi che avrebbero dovuto riguardare tutti gli stabilimenti compreso, dunque, quello di Forlì. Il sindacato Ugl si era mosso sin da subito assicurando che gli esuberi sarebbero stati «gestiti in forma non traumatica e nell’ambito di un piano di investimenti a garanzia di un futuro di rilancio dell’azienda e quindi anche dei livelli occupazionali».

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